San Valentino: 20 memorabili sequenze romantiche della storia del cinema
11/02/2021
Atroce fastidio per alcuni, dolce momento per altri. San Valentino è ormai alle porte e il livello di glicemia, come spesso succede di questi tempi, è in netto rialzo. Chi siamo quindi noi per sottrarci davanti a questa ricorrenza e fare come nulla fosse? Cerchiamo di celebrarla al meglio quindi, da buoni cinefili, andando a proporvi una selezione, del tutto personale e assolutamente non esaustiva, di quelle che sono alcune tra le scene più romantiche che sono state in grado di farci sognare.
Luci della città (1931) di Charlie Chaplin. Il finale del film racchiude uno dei momenti più struggenti che la storia del cinema ricordi. Impossibile non commuoversi davanti al sorriso di Charlot e allo sguardo consapevole della fioraia. “You can see now?” “Yes, I can see now”.
Casablanca (1942) di Michael Curtiz. D’obbligo citare una delle scene più iconiche della storia del cinema: “Avremo sempre Parigi”.
Lilli e vagabondo (1955) di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske. Quando si cede l’ultima polpetta, è proprio amore.
Vertigo (1958) di Alfred Hitchcock. Semplicemente, uno dei baci (e memorabili) più belli della storia del cinema.
Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards. Cult assoluto, raffinato romanticismo.
C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone. Che dire, il regista romano ci regala una delle scene più romantiche di sempre, il tutto esaltato dalle splendide musiche del maestro Morricone. “Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse: -Sono inciampato. - E l'altra eri tu”.
Ladyhawke (1985) di Richard Donner. “Povere creature senza più il ricordo della loro semivita umana e che non possono mai sfiorarsi. Hanno solo il tormento di un breve istante, al sorgere e al calar del sole, quando possono quasi toccarsi… ma neanche.”
Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen. Romanticismo in libreria. In questa scena, accompagnata dalle melodiose note di Bewitched, Bothered and Bewildered, il regista newyorkese scomoda il poeta americano E.E. Cummings e i suoi profondi versi non possono che far breccia anche nel cuore più duro: “Nessuno, nemmeno la pioggia, ha così piccole mani”.
Edward mani di forbice (1990) di Tim Burton. Romanticismo puro e delicato come un fiocco di neve posato su una mano. “A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”.
La bella e la bestia (1991) di Gary Trousdale e Kirk Wise. Una serata magica, per Chicco però adesso è venuta l’ora di andare in credenza.
Aladdin (1992) di Ron Clements e John Musker. C’è forse qualcosa di più romantico di attraversare l’Egitto su un tappeto voltante in una notte stellata?
Nightmare Before Christmas (1993) di Henry Selick. Strampalato, orrorifico e gotico romanticismo.
Carlito’s Way (1993) di Brian De Palma. Passione e delicatezza. Provocazione, gioco e intesa. Il tutto esaltato dalla bellissima “You’re so beautiful” di Joe Cocker. “Dov’è la mia Cheesecake?”.
Il re leone (1994) di Roger Allers e Rob Mikoff. L’amore è nell’aria stasera, persino Timon se ne è accorto.
Titanic (1997) di James Cameron. Sapevamo tutti che sarebbe arrivato questo momento, quindi togliamoci pensiero. Posto d’onore (in prua al transatlantico) per Jack e Rose. “Salti te salto io, ricordi?”.
Il signore degli anelli - La compagnia dell’anello (2001) di Peter Jackson. Anche il fantasy ci regala scene romantiche memorabili: Arwen che rinuncia alla sua immortalità per passare una vita mortale con l’uomo che ama. “Preferirei passare una sola vita con te, che affrontare tutte le ere di questo mondo da sola”.
Ferro 3 (2004) di Kim Ki-duk. Finale delicato, sussurrato, in punta di piedi; il regista sudcoreano ci regala una vera e propria perla. Fusione di due anime, l’immagine si fa sfuocata così da rendere indistinguibile dove inizi l’uno e dove l’altro. Poesia in immagini: è forse questo l’amore?
WALL•E (2008) di Andrew Stanton. Finale da lacrime per una delle gemme più pure della Pixar. Un bacio elettrico.
Up (2009) di Pete Docter. Uno degli inizi più romantici e traumatici della storia dell’animazione.
La La Land (2016) di Damien Chazelle. Impossibile non citare anche un film che, in breve tempo, è riuscito a diventare un vero e proprio cult. Finale agrodolce e intriso di struggente malinconia.
Scelta titanica quella di racchiudere in una lista i migliori momenti romantici della storia del cinema. Ci riserviamo dunque una posizione jolly per una vera e propria dichiarazione d’amore (questa volta alla settima arte): nel regalarci la scena finale di Nuovo cinema Paradiso (1988), Giuseppe Tornatore dimostra di avere tocco e sensibilità fuori dal comune.
Simone Manciulli
Luci della città (1931) di Charlie Chaplin. Il finale del film racchiude uno dei momenti più struggenti che la storia del cinema ricordi. Impossibile non commuoversi davanti al sorriso di Charlot e allo sguardo consapevole della fioraia. “You can see now?” “Yes, I can see now”.
Casablanca (1942) di Michael Curtiz. D’obbligo citare una delle scene più iconiche della storia del cinema: “Avremo sempre Parigi”.
Lilli e vagabondo (1955) di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske. Quando si cede l’ultima polpetta, è proprio amore.
Vertigo (1958) di Alfred Hitchcock. Semplicemente, uno dei baci (e memorabili) più belli della storia del cinema.
Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards. Cult assoluto, raffinato romanticismo.
C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone. Che dire, il regista romano ci regala una delle scene più romantiche di sempre, il tutto esaltato dalle splendide musiche del maestro Morricone. “Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse: -Sono inciampato. - E l'altra eri tu”.
Ladyhawke (1985) di Richard Donner. “Povere creature senza più il ricordo della loro semivita umana e che non possono mai sfiorarsi. Hanno solo il tormento di un breve istante, al sorgere e al calar del sole, quando possono quasi toccarsi… ma neanche.”
Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen. Romanticismo in libreria. In questa scena, accompagnata dalle melodiose note di Bewitched, Bothered and Bewildered, il regista newyorkese scomoda il poeta americano E.E. Cummings e i suoi profondi versi non possono che far breccia anche nel cuore più duro: “Nessuno, nemmeno la pioggia, ha così piccole mani”.
Edward mani di forbice (1990) di Tim Burton. Romanticismo puro e delicato come un fiocco di neve posato su una mano. “A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”.
La bella e la bestia (1991) di Gary Trousdale e Kirk Wise. Una serata magica, per Chicco però adesso è venuta l’ora di andare in credenza.
Aladdin (1992) di Ron Clements e John Musker. C’è forse qualcosa di più romantico di attraversare l’Egitto su un tappeto voltante in una notte stellata?
Nightmare Before Christmas (1993) di Henry Selick. Strampalato, orrorifico e gotico romanticismo.
Carlito’s Way (1993) di Brian De Palma. Passione e delicatezza. Provocazione, gioco e intesa. Il tutto esaltato dalla bellissima “You’re so beautiful” di Joe Cocker. “Dov’è la mia Cheesecake?”.
Il re leone (1994) di Roger Allers e Rob Mikoff. L’amore è nell’aria stasera, persino Timon se ne è accorto.
Titanic (1997) di James Cameron. Sapevamo tutti che sarebbe arrivato questo momento, quindi togliamoci pensiero. Posto d’onore (in prua al transatlantico) per Jack e Rose. “Salti te salto io, ricordi?”.
Il signore degli anelli - La compagnia dell’anello (2001) di Peter Jackson. Anche il fantasy ci regala scene romantiche memorabili: Arwen che rinuncia alla sua immortalità per passare una vita mortale con l’uomo che ama. “Preferirei passare una sola vita con te, che affrontare tutte le ere di questo mondo da sola”.
Ferro 3 (2004) di Kim Ki-duk. Finale delicato, sussurrato, in punta di piedi; il regista sudcoreano ci regala una vera e propria perla. Fusione di due anime, l’immagine si fa sfuocata così da rendere indistinguibile dove inizi l’uno e dove l’altro. Poesia in immagini: è forse questo l’amore?
WALL•E (2008) di Andrew Stanton. Finale da lacrime per una delle gemme più pure della Pixar. Un bacio elettrico.
Up (2009) di Pete Docter. Uno degli inizi più romantici e traumatici della storia dell’animazione.
La La Land (2016) di Damien Chazelle. Impossibile non citare anche un film che, in breve tempo, è riuscito a diventare un vero e proprio cult. Finale agrodolce e intriso di struggente malinconia.
Scelta titanica quella di racchiudere in una lista i migliori momenti romantici della storia del cinema. Ci riserviamo dunque una posizione jolly per una vera e propria dichiarazione d’amore (questa volta alla settima arte): nel regalarci la scena finale di Nuovo cinema Paradiso (1988), Giuseppe Tornatore dimostra di avere tocco e sensibilità fuori dal comune.
Simone Manciulli