In seguito all’archiviazione del caso che infiammò la 69^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia, il film di Ulrich Seidl, Paradise: Faith torna a far parlare di sé: come riporta Il Gazzettino, dopo la chiusura del fascicolo delle indagini preliminari in merito alle pesanti accuse mosse nei confronti del film, il presidente nazionale del comitato No194 e dell’omonima associazione ha presentato un’opposizione al giudice delle indagini preliminari di Venezia, ottenendo una nuova udienza fissata nei prossimi giorni per riesaminare la questione.
La scena in questione, che vede protagonista una donna intenta a masturbarsi mediante l’utilizzo di un crocifisso, è stata accusata ipotizzando “reati di vilipendio alla religione di Stato e offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose”: in attesa di nuovi sviluppi, appare chiaro come il cinema di Ulrich Seidl non smetta, nel bene e (soprattutto) nel male, di far parlare di sé.