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19/06/2021
La Realtà Virtuale torna a Trieste con ShorTS International Film Festival 2021
La 22° edizione del festival, in programma dal 1 al 10 luglio dal vivo a Trieste e online, segna il ritorno in presenza anche di ShorTS Virtual Reality, la sezione interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale.
Per cinque giorni dal 5 al 9 luglio alla Casa del Cinema di Trieste si terranno le proiezioni gratuite delle 13 opere in concorso: gli ambienti di piazza Duca degli Abruzzi si trasformeranno in una sala cinematografica virtuale, dove gli spettatori potranno sperimentare questa nuova tecnologia da postazioni singole dotate di visore e poltrone girevoli.
La realtà virtuale torna a Trieste. Dopo il successo degli anni passati, la 22° edizione ShorTS International Film Festival, in programma dal 1 al 10 luglio 2021 dal vivo nel capoluogo giuliano e online su MYmovies, segna il ritorno in presenza anche della sezione competitiva ShorTS Virtual Reality, interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale.
L’appuntamento è per cinque giorni da giovedì 5 a venerdì 9 luglio, dalle ore 18:30 alle 20:30, presso la Casa del Cinema di Trieste, dove si terranno le proiezioni gratuite delle 13 opere in concorso: gli ambienti di piazza Duca degli Abruzzi si trasformeranno in una sala cinematografica virtuale, dove gli spettatori potranno sperimentare questa nuova tecnologia. Ciascuna postazione sarà dotata di un visore e di una poltrona girevole che permetterà di visionare i corti in concorso e di muoversi a 360° nello spazio per sperimentare un nuovo modo di fare cinema.
La sezione vedrà in gara quest’anno 13 cortometraggi realizzati con la tecnica della virtual reality in versione monoscopica o stereoscopica. Il corto vincitore si aggiudicherà il premio del pubblico dal valore di 2.000,00 euro.
I 13 corti in concorso provengono dai paesi più disparati, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Iran all’Australia, dalla Romania all’Italia, mentre i generi spaziano da opere più sperimentali fino a cortometraggi di fiction, passando per grandi temi di attualità, tutti accomunati dalla tecnica della realtà virtuale, grazie alla quale la tecnologia diventa un nuovo mezzo di espressione artistica, offrendo al pubblico di ShorTS un nuovo modo di vivere l’arte cinematografica.
Grazie alla tecnologia del VR sarà possibile vivere esperienze inimmaginabili e fuori dall’ordinario, all’insegna di grandi emozioni come quelle di Black Bag di Shao Qing, cortometraggio cinese in realtà virtuale che restituisce il suggestivo effetto artistico delle pennellate in 2D in una storia che solleva domande cruciali sulla natura umana. Al centro della vicenda il Sig. S, ex guardia di sicurezza militare e oggi normale impiegato di banca che fantastica su un’importante rapina: un sogno che, ben presto, diventerà realtà.
Arriva da Taiwan, invece, il cortometraggio Jiou Jia - Home di Hsu Chih-Yen, che attraverso un suggestivo piano sequenza delinea il ritratto di una famiglia e delle sue dinamiche relazionali. Grazie all’esperienza immersiva della realtà virtuale, lo spettatore assume il punto di vista della nonna inferma, intorno alla quale si riuniscono i membri del numeroso nucleo familiare durante un pomeriggio estivo. Un'opera toccante, che coinvolge lo spettatore in un dialogo perfetto tra reale e virtuale.
Spazio anche al genere fantastico con l’opera svizzera La stanza di Hermann di Antonio Librera, una ghost story in VR ambientata in un albergo che ricorda l’Overlook Hotel di Shining. Il corto statunitense Hominidae di Brian Andrews offre un’esperienza immersiva nel genere fantascientifico, raccontando la storia di un ominide aracnide dal grande impatto visivo, così come la produzione francese Odyssey 1.4.9 di François Vautier, un viaggio mozzafiato in VR nel cuore degli effetti visivi di 2001: Odissea nello spazio in un tributo che svela i segreti del capolavoro di Stanley Kubrick.
Due le opere italiane selezionate, tra cui la produzione italo-indiana Om Devi: Sheroes Revolution del pluripremiato documentarista Claudio Casale, già autore di My Tyson, candidato ai Nastri d'Argento 2018, vincitore del premio come miglior documentario MigrArti alla 75a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e del premio come Miglior Corto e Miglior Montaggio a ShorTS 2018, e di Shero, nella cinquina dei David di Donatello per il miglior cortometraggio 2021. Qui al suo esordio nella tecnica della realtà virtuale, il regista realizza un autentico viaggio nell’India di oggi, attraverso lo sguardo di tre donne che, in modi diversi, raccontano i loro sogni di uguaglianza di genere in un paese scosso dalle rivendicazioni per i diritti civili fondamentali. Arriva dall’Italia anche il cortometraggio VR Free di Milad Tangshir, prodotto da Valentina Noya - Associazione Museo Nazionale del Cinema e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte grazie al bando Under35 Digital Video Contest. Il corto esplora l’essenza dei luoghi di detenzione della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, catturando la reazione di alcuni detenuti che guardano video immersivi sulla vita fuori dal carcere. Grazie all'utilizzo di visori VR e cuffie, i detenuti hanno virtualmente preso parte ad alcune situazioni pubbliche e intime che non possono più vivere, come una partita allo stadio, una festa in discoteca, l’incontro con la propria famiglia in un parco. Presentato in anteprima mondiale alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e selezionato a numerosi festival, il documentario di Milad Tangshir immerge lo spettatore nell’universo poco conosciuto del carcere, riaccendendo l’urgente discussione sugli spazi di detenzione.
"Il ritorno in presenza di ShorTS International Film Festival segna anche il ritorno del cinema immersivo" - spiega il video designer e creative technologist Antonio Giacomin, da quest'anno nuovo curatore della sezione ShorTS Virtual Reality - "il ritorno della realtà virtuale in presenza dopo un anno di virtualità forzata, dopo l’edizione totalmente virtuale del 2020 della manifestazione. In un periodo dove i termini ‘virtuale’, ‘immersivo’, ‘in presenza’ sono ormai presenti nel quotidiano e ne siamo quasi assuefatti, il ritorno della sezione dedicata alla realtà virtuale - o meglio, di cinema immersivo in presenza - è un segno forte, di voglia di partecipazione, di confronto, di comprensione. Il cinema immersivo possiede una forza narrativa che permette all’autore di far osservare il suo mondo e il suo racconto da un punto di vista privilegiato per lasciare allo spettatore il tempo di trarre delle conclusioni del percorso 'accompagnato' che ha appena fatto. Possiamo dunque affermare con forza: bentornata ShorTS Virtual Reality in presenza!”
Le proiezioni dei cortometraggi della sezione ShorTS Virtual Reality saranno a ingresso gratuito e con prenotazione obbligatoria: tutti i dettagli verranno comunicati prossimamente sul sito ufficiale del festival www.maremetraggio.com.
La 22° edizione del Festival, in programma dal vivo a Trieste e
online dal 1 al 10 luglio, annuncia un omaggio al cineasta campano
Giuseppe M. Gaudino, che giovedì 8 luglio sarà protagonista di
un incontro con il pubblico al Cinema Ariston e di una masterclass online.
In programma la proiezione speciale del suo film “Giro di lune tra terra e mare”, che a 24 anni dalla prima uscita torna finalmente in sala in pellicola 35mm, e di “Per questi stretti morire (Cartografia di una passione)” girato insieme a Isabella Sandri, anche sceneggiatrice e produttrice del film, che sarà presente in sala.
ShorTS International Film Festival, la manifestazione cinematografica in programma dal vivo a Trieste e sul web dal 1 al 10 luglio, annuncia il focus “Rewind!”, curato da Luigi Abiusi e che quest’anno consiste nell’omaggio al regista Giuseppe M. Gaudino realizzato in collaborazione con la Cineteca Nazionale.
Giovedì 8 luglio il cineasta di Pozzuoli (Napoli), autore di film misteriosi e ipnotici realizzati con un linguaggio poetico e personalissimo, sarà protagonista di una masterclass online condotta dal giornalista Luigi Abiusi e trasmessa sulla pagina Facebook del Festival, e di un incontro con il pubblico alle ore 20.00 presso il Cinema Ariston di Trieste che terrà insieme alla regista e produttrice Isabella Sandri.
In programma sempre giovedì 8 luglio la proiezione speciale del suo film “Giro di lune tra terra e mare” (1997), di cui è anche produttore e co-sceneggiatore insieme a Isabella Sandri, che a ventiquattro anni dalla sua partecipazione in Concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dalla prima uscita nelle sale, torna finalmente al cinema e verrà proiettato al Festival ShorTS di Trieste in pellicola 35mm. Protagonista della narrazione è Pozzuoli, città natale del regista e luogo carico di storia antica e misteri, in cui una famiglia cerca di sopravvivere come può cambiando continuamente casa, in una zona devastata da terremoti, non solo naturali. Il film ha vinto numerosi riconoscimenti (tra cui il Tiger Award al Festival di Rotterdam, la Grolla d’Oro per la Regia a Saint- Vincent e il premio come Miglior Regista alla Semana dos Realizadores al Fantasporto) ed è stato selezionato in alcuni dei principali Festival del mondo.
La serata di giovedì 8 luglio proseguirà con la proiezione di “Per questi stretti morire (Cartografia di una passione)” (2010), girato da Gaudino insieme a Isabella Sandri che ne è anche sceneggiatrice e produttrice. Potente e suggestivo film documentario sulla figura dell'esploratore italiano Alberto Maria De Agostini, partito missionario per la Patagonia e la Terra del Fuoco nel 1910, l'opera è stata insignita del Premio Città di Imola come Miglior Film Italiano al Film Festival di Trento 2011 e del Premio Speciale della Giuria al 18° Premio Libero Bizzarri. In programma sempre per l’8 luglio anche la proiezione di uno dei numerosi cortometraggi girati da Gaudino, “Aldis, amore 101, 102, 103”.
Nato a Pozzuoli nel 1957, Giuseppe M. Gaudino è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha frequentato il DAMS, indirizzo Spettacolo, a Bologna, per poi diplomarsi nel 1982 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma in Scenografia, specializzandosi successivamente in Regia Cinematografica e Televisiva.
Ha esordito nel 1985 con “Aldis”, che è stato selezionato a numerosi festival. Nel 1988 con il film "00580 Annotazioni per un Documentario su Pozzuoli" Gaudino inizia un racconto creativo sui Campi Flegrei, che si svilupperà poi nell’arco di ulteriori nuovi lavori filmici, documentaristici, radiofonici: "Per il Rione Terra", "L’Assunta", "Verso Baia", "Giro di Lune: video-trailer per un progetto di film", "Là dove Bocca, Sguardo e Cuore s’incontrano". Alla XIV Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro nel 2000 riceve il Premio CinemAvvenire come Autore emergente del Cinema Italiano degli anni ‘90. Le sue opere successive guardano alla geografia contemporanea (Afghanistan, Medio Oriente, America Latina, Terra del Fuoco), sempre orientate alla sperimentazione di nuovi linguaggi e modelli produttivi.
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