Stop, l'ultimo film di Kim Ki-Duk in anteprima italiana al 26° FCAAAL
19/07/2019
Entra nel vivo domani, martedì 5 aprile, la ricca programmazione della 26° edizione Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina (FCAAAL), l’unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina.
Â
Evento centrale della giornata nella sezione fuori-concorso Flash, l’ anteprima italiana di Stop, l’ultima provocazione di Kim Ki-Duk (ore 19.00 Auditorium San Fedele) che torna al cinema a basso budget con un film girato e montato da solo. Un eco-thriller sugli effetti di Fukushima, denuncia degli errori umani contro la natura.Â
Sinossi: Le conseguenze  fisiche e soprattutto psichiche del disastro di Fukushima. Miki e Sabu sono una giovane coppia esposta alle radiazioni e subito evacuata a Tokyo.  Miki scopre di essere incinta. Cosa fare del bambino? Tenerlo con rischio di malformazioni o abortire?  Sofferenza, dolore, rabbia, violenza. Miki e Sabu si allontanano sempre di più, ognuno affronta la situazione a modo suo, ognuno si perde nelle proprie ossessioni.
Â
La programmazione del festival prende il via alle ore 15.00. All’Auditorium San Fedele per il concorso Extr’A verrà proiettato Monte Gourougou di Bruno Rocchi, che documenta le condizioni di centinaia di migranti sub-sahariani che attendono la loro occasione alle porte della città di Melilla e Show All This to the World di Andrea Deaglio, un flusso di immagini  raccolte senza filtro tra il 15 e il 16 giugno 2015 a Ventimiglia, quando la Francia aveva chiuso le frontiere ai profughi.
Si prosegue alle ore 17.00 con Tjamparanjani di Miko Meloni, ambientato nell’isola di Pemba, in Mozambico, documenta la riscoperta della tradizione orale locale attraverso interviste a bambini e anziani e Su campi avversi di Andrea Fenoglio, Matteo Tortone, due storie parallele ambientate nei campi di Saluzzo che si sfiorano senza mai toccarsi. La serata dell’Auditorium San Fedele comincia alle ore 21.00 con la proiezione di due corti del Concorso Cortometraggi Africani (il nigeriano Ireti di Tope Oshin e il sudafricano Leemte di Louw Venter) e prosegue con il film del Concorso Lungometraggi “Finestre sul Mondo” Borders of Heaven di Fares Naanaa, discesa negli inferi di una coppia su cui incombe il peso della società tunisina di oggi e il senso di colpa.
Â
Allo Spazio Oberdan si inizia alle ore 15.00 con i film della nuova sezione tematica “Designing Futures†che presenta in anteprima film che riflettono i movimenti rivoluzionari politici, sociali e artistici dell’Africa contemporanea attraverso la voce della nuova generazione di filmmaker metropolitani nati in Africa e cresciuti nel mondo. Opening Stellenbosch: From Assimilation To Occupation di Aryan Kaganof, presentato al festival in anteprima mondiale, indaga dietro le quinte dei dibattiti e dei processi decisionali del collettivo Open Stellenbosch, la nuova generazione arrabbiata di studenti del Sudafrica con l’obiettivo di cancellare gli ultimi segni evidenti di apartheid nel loro campus universitario. Con un tema affine, alle 17.00 la programmazione continua con l’anteprima italiana del senegalese The Revolution Won’t Be Televised della regista Rama Tiaw sulle proteste del 2011 del movimento studentesco “Y’en marre” (Non ne possiamo più), giudicato l’ago della bilancia nelle ultime elezioni senegalesi. Alle 19.00 sempre nella sezione Designing Futures verrà proiettato il film Black President di Mpumelelo Mcata che andrà ad indagare il “senso di colpa black” nelle opere degli artisti sudafricani per poi concludersi alle 21.00 con il cortometraggio Aya goes to the beach di Maryam Touzani e il lungometraggio in concorso Madame Courage di Merzak Allouache, storia di Omar, un giovane solitario e ribelle che vive di piccoli furti per le strade della periferia degradata di Mostaganem e per darsi forza, fa uso di Madame Courage, una sostanza psicotropa molto diffusa tra i giovani algerini.
Â
Inoltre al Festival Center:
– ore 11.00 – 21.00: Mostra Fotografica DESIGNING AFRICA 3.0Â
Visite guidate alle 11.30 su prenotazione: festivalcenter@coeweb.org
– ore 18.00: CHEN KAIGE. Il regista dai mille volti
Parole e immagini di Chen Kaige, il maestro del cinema cinese, noto in Italia per il film Addio Mia Concubina (1993) e regista del film Monk Comes Down the Mountains. Incontro con l’esperta di cinema cinese Clarissa Forte. A cura dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. A seguire happy hour con finger food cinese.
Â
Festival Center – Casa del Pane (Casello Ovest di Porta Venezia)
3 – 10 aprile: 10.30 – 21.00
LUOGHI DEL FESTIVAL
Auditorium San Fedele; Spazio Oberdan; Cinema Palestrina, Institut Français– Milano; Triennale di Milano – Teatro dell’Arte; Festival Center, Casello Ovest di Porta Venezia – Casa del pane.
Â
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Festival Card: 2 euro, obbligatoria all’acquisto del primo biglietto singolo.
Con la Festival Card partecipi all’estrazione del concorso Lonely Planet, Special Media Partner del Festival. Ogni giorno tra tutti i possessori in palio 2 guide “Mondoâ€: tutte le info per partecipare ai desk nelle sale cinematografiche.
 Biglietto singolo: 6 euro
Biglietto proiezioni per le scuole: 5 euro
 Tessera abbonamento valida per tutte le proiezioni
Intero:Â 30 euroÂ
Ridotto: 25 euro (over 60, abbonati Rivista Africa (con invito), viaggiatori ViaggieMiraggi (con invito), possessori laFeltrinelli Carta più)
Ridotto tesserati Milano Film Network: 20 euro
Ingresso gratuito per tesserati #Young Milano Film Network (under 21).
Ridotto Studenti: 20 euro (con tesserino universitario), e studenti della Fondazione Milano Scuola Civica Cinema e Televisione.
Tessera Socio Sostenitore: 60 euro. Ai soci sostenitori che vogliono contribuire attivamente alle spese di realizzazione del Festival sono riservati alcuni vantaggi: gadget omaggio, posto riservato a tutte le proiezioni (comprese serate di apertura e chiusura) e garantito fino a 15 minuti prima dell’inizio della proiezione.
Le tessere sono in vendita presso:
– Segreteria del Festival (via Lazzaroni 8)Â dal 31 marzo
– Festival Center (Casa del Pane – Casello Ovest di Porta Venezia) dal 1 aprile a partire dalle ore 15.00
– Teatro dell’Arte solo per inaugurazione del 4 aprile, a partire dalle ore 18.00
– Sale cinematografiche dal 5 aprile
Â
Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE. Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi.
Â