Sulmona International Film Festival: il palmarés della 35esima edizione e le motivazioni dei giurati
13/11/2017

Si è chiusa ieri a Sulmona (L’Aquila) la 35esima edizione del Sulmona International Film Festival, dedicato a un concorso internazionale di cortometraggi.

Ecco il palmarés finale con tutti i premi e le motivazioni della giuria, composta da Elisa Cuter, Attilio Palmieri, Rosario Sparti e Davide Stanzione.

Best International: Into the Blue di Antoneta Alamat Kusijanović

Per la capacità di creare un’atmosfera avvolgente, in grado di immergere lo spettatore in un racconto lieve eppure intenso. La regista dà voce a uno sguardo pre-adolescenziale con enorme sensibilità, esaltata dalla performance degli interpreti e dalla profondità dei temi, sfiorati con la delicatezza e la forza tipiche dell’adolescenza.

Best National: A casa mia di Mario Piredda

Per la maturità di uno sguardo che fonde registri ed immaginari diversi ed eterogenei, raccontando il territorio in maniera insolita e mai banale. Il mutamento sociale è mostrato attraverso le necessità e le speranze che ogni età della vita ripone nel cambiamento.

Best Documentary: Cosa faccio nella vita? di Manuel De Pandis, Fabio Fusillo, Giovanni Sfarra

Per l’urgenza e la vitalità di questo ritratto giovanile spudorato e sfacciato, che coglie lo spirito del tempo aderendo con sincerità e ironia ai bisogni dei protagonisti.

Best Director: Raymund Ribay Gutierrez per Imago

Per l’originalità con cui l’autore raccoglie l’eredità del maestro filippino Brillante Mendoza, affermandosi allo stesso tempo come una voce di grande personalità e coraggio, in grado di gestire un tema forte attraverso una messa in scena impeccabile, rigorosa e carica di tensione.

Best Screenplay: Elad J Primo per Domesticated Wolf

Per la precisione millimetrica con cui l’autore riesce a rappresentare il conflitto personale del protagonista e il rapporto padre figlia, sviluppato attraverso una scrittura minimale ma sofisticata, sempre funzionale all’approfondimento psicologico.

Best Cinematography: Constanze Schmitt per A Gentle Night

Per il magnetismo e la matericità delle immagini, che restituiscono il dramma della protagonista e la desolazione del contesto in cui si muove, esaltando la poesia e il simbolismo di ogni scelta cromatica.

Best Editing: Iulia Andriuta per The Idiot

Per l’abilità nel costruire il ritmo e la tensione in totale e perfetta sintonia con lo sviluppo della narrazione, aderendo al crescendo del racconto ed esaltando l’esemplarità di questa parabola sociale.

Best Actor: Chiz Schultz per Head Above Water

Per la verosimiglianza e l’intensità di una prova d’attore che restituisce l’asfissiante claustrofobia dell’invecchiare senza rinunciare a un ritratto umano misurato e toccante.

Best Actress: Jessica Barden per Sweet Maddie Stone

Per la grinta della giovane attrice, che regge sulle proprie spalle l’intero cortometraggio dando vita a un  personaggio femminile memorabile, la cui durezza restituisce alla perfezione l’energia contraddittoria di un’età complessa.

Special Jury Prize: Calamity di Maxime Feyers e Séverine De Streyker

Un film che attraverso la cura formale di ogni aspetto della sua realizzazione e un sapiente gioco di specchi offre una riflessione sulla forza eversiva dell’identità queer e sul suo impatto destabilizzante all’interno del nucleo familiare.

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica