"Tarkovskij e il trascendente nel cinema", l'imperdibile rassegna gratuita al Palazzo delle Esposizioni di Roma
27/10/2021
Regista leggendario, capace di lasciare con pochi titoli un segno indelebile nell’immaginario del pubblico, Andrej Tarkovskij è stato forse l’autore che con maggiore coerenza ha saputo trasformare il cinema in mezzo di esplorazione interiore, di ricerca dell’assoluto. Impresa che appare ancora più incredibile se si considera il contesto in cui è stata realizzata, quello dell’ostracismo del regime sovietico che lo spinse infine a un esilio doloroso. Nell’anniversario dei 35 anni della morte, la rassegna, in programma dal 28 ottobre al 19 dicembre 2021, ne ripercorre la carriera a partire dai titoli giovanili, come L’infanzia di Ivan o il raro Il rullo compressore e il violino, saggio di diploma alla VGIK, fino ai capolavori della maturità: Andrej Rublëv, Solaris, Lo specchio, Stalker, e, girati fuori dalla Russia, Nostalghia e Sacrificio.
Alla straordinaria filmografia di Tarkovskij si è inoltre voluta affiancare una riflessione sul trascendente nel cinema, da intendersi non tanto (o non solo) come un percorso attraverso un’idea di spiritualità, ma piuttosto come l’indagine non ortodossa su un’arte che in varie epoche e paesi si è confrontata con il “totalmente Altro” (per dirla con Rudolf Otto), provando a tradurre in immagini qualcosa di irriducibile alla comprensione razionale. Da Bergman a Dreyer, da Bresson a Pasolini, passando per Herzog, Godard, Kieslowski, Kubrick e molti altri, il programma della rassegna tiene insieme i nomi di alcuni dei grandi maestri del Novecento, autori spesso profondamente diversi tra loro il cui talento visionario ha avuto il merito di spingere il cinema verso nuove frontiere della rappresentazione.
Qui tutte le info e il programma della rassegna.
Un progetto a cura di Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, La Farfalla sul Mirino.
Con la collaborazione della rivista di critica cinermatografica QUINLAN.

Alla straordinaria filmografia di Tarkovskij si è inoltre voluta affiancare una riflessione sul trascendente nel cinema, da intendersi non tanto (o non solo) come un percorso attraverso un’idea di spiritualità, ma piuttosto come l’indagine non ortodossa su un’arte che in varie epoche e paesi si è confrontata con il “totalmente Altro” (per dirla con Rudolf Otto), provando a tradurre in immagini qualcosa di irriducibile alla comprensione razionale. Da Bergman a Dreyer, da Bresson a Pasolini, passando per Herzog, Godard, Kieslowski, Kubrick e molti altri, il programma della rassegna tiene insieme i nomi di alcuni dei grandi maestri del Novecento, autori spesso profondamente diversi tra loro il cui talento visionario ha avuto il merito di spingere il cinema verso nuove frontiere della rappresentazione.
Qui tutte le info e il programma della rassegna.
Un progetto a cura di Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, La Farfalla sul Mirino.
Con la collaborazione della rivista di critica cinermatografica QUINLAN.