The Kingdom – Il regno della follia e della paranoia di Lars von Trier
27/08/2022
THE KINGDOM – IL REGNO (1994)


Nell'ospedale chiamato "Il Regno" a Copenaghen, la signora Drusse (Kirsten Rolffes), medium ipocondriaca che si fa ricoverare per divertimento, sente il pianto di una bambina provenire da un ascensore e scopre trattarsi del fantasma di una ragazzina uccisa in quel luogo. Nel frattempo, il primario dell'ospedale, lo svedese Helmer (Ernst-Hugo Järegård), razzista e incompetente, tenta di cancellare le prove di una sua negligenza che ha portato una ragazzina alla paralisi.
Pensato e inizialmente trasmesso come una miniserie televisiva in quattro episodi, ma poi distribuito come un unico film di quattro ore, The Kingdom – Il regno è uno dei progetti più curiosi e esilaranti cui von Trier abbia dato la luce. Il regista gestisce con sorprendente libertà creativa il pastiche di generi che spaziano dall'horror alla soap opera ospedaliera, passando alla commedia grottesca e strizzando l'occhio al teatro dell'assurdo, e crea un microcosmo decisamente affascinante, popolato da personaggi tanto meschini quanto spassosi nella loro inesorabile idiozia. La perversa ironia del regista va a segno sia quando mette in ridicolo la scienza e la medicina tradizionali (rappresentate da incoscienti, narcisi o ciarlatani) sia quando prende di mira la creduloneria e la fragilità umana dinnanzi alla superstizione e al soprannaturale. Emerge così un quadro di follia e paranoia diffusa, un universo tragicomico di cui farsi beffe una volta preso atto del caos e dell'irrazionalità che su tutto ciò regnano. La sceneggiatura è stata scritta da von Trier, Tómas Gislason e Niels Vørsel in meno di un mese e mezzo. Seguito da The Kingdom 2 e da The Kingdom Exodus.
THE KINGDOM 2 (1997)

Copenaghen, ospedale Il Regno: il primario di medicina, lo svedese razzista e incompetente Stig Helmer (Ernst-Hugo Järegård) avvelena accidentalmente il suo rivale, il dottor Krogshøj (Søren Pilmark), pronto a smascherare le sue malefatte; la medium ipocondriaca Sigrid Drusse (Kirsten Rolffes) sopravvive alla morte ed è ossessionata dalle forze oscure che popolano l'ospedale; l'orrendo e gigantesco Fratellino (Udo Kier) cresce a dismisura e nasconde un terribile segreto.
Seguito di The Kingdom – Il regno (1994). Come il suo predecessore, anche questo prodotto nasce come serial televisivo (suddiviso in sei puntate da circa cinquanta minuti l'una), salvo poi esser stato distribuito come un unico film di quasi cinque ore. Nuovamente von Trier gioca con i generi, dando vita a un effervescente e godibilissimo mix di horror surreale, commedia grottesca e soap opera ospedaliera. Il regista (anche sceneggiatore con la collaborazione di Niels Vørsel) si trova perfettamente a proprio agio nel dare libero sfogo al suo cinico umorismo, al suo gusto per l'eccentrico e l'assurdo, alla sua divertita capacità di creare situazioni e personaggi sopra le righe. Ma sul tutto aleggiano un diffuso senso di déjà vu e una programmaticità di fondo che nemmeno alcune trovate acutissime riescono a far passare in secondo piano. Il divertimento è comunque garantito, anche perché von Trier non si pone alcuna remora a estremizzare sia gli aspetti più cupi e grandguignoleschi, sia quelli più comici e satirici. Un terzo capitolo della saga era inizialmente previsto, ma le morti degli attori Ernst-Hugo Järegård e Kirsten Rolffes hanno messo definitivamente la parola fine al progetto. Inedito in Italia sia al cinema sia in home video; esiste una copia in danese con sottotitoli italiani che è stata diffusa su Fuori orario seguendo la suddivisione in sei episodi televisivi.
THE KINGDOM EXODUS (2022)
