Twin Peaks 1 e 2 + Fuoco cammina con me: le vostre analisi!
26/04/2021
Durante il workshop dedicato all'approfondimento di Twin Peaks 1 e 2 + Fuoco cammina con me, abbiamo proposto ai partecipanti di scrivere una loro analisi su queste opere di David Lynch: ecco i lavori che hanno meritato la pubblicazione!

Claudia Carloni

L' ASSURDO MISTERO DELLE STRANE FORZE DI TWIN PEAKS
Quando penso a Twin Peaks penso a un universo parallelo e coesistente al nostro in cui Twin Peaks esiste davvero, con i suoi personaggi strambi, i suoi alberi secolari e le sue deliziose ciambelle. Lynch ha creato qualcosa di davvero grande, che ha rivoluzionato il modo di fare serie tv e anche l'approccio del pubblico ad esse: il suo mondo non è fatto per essere assorbito distrattamente come di fronte a una delle tante soap opera che venivano propinate in prima serata, ma  lo spettatore si ritrova a dover prestare attenzione a ogni dettaglio, a riflettere sui passaggi più criptici cercando di coglierne il senso profondo, a indagare insieme a Dale Cooper, curioso di scoprire chi ha ucciso Laura Palmer, ma anche di comprendere meglio tutti i misteri che si nascondono dietro la tranquilla cittadina e i suoi abitanti.
Twin Peaks è una fonte inesauribile di senso, un mondo che potrebbe essere ampliato all'infinito e che ha sempre qualcosa da raccontare, come dimostra la ripresa del progetto da parte di Lynch dopo ben 25 anni per dare vita a "Twin Peaks : il ritorno", e di nuovo ci sorprende, ci sconvolge e ci lascia con la sensazione che una volta spenta la televisione quel mondo (o quei mondi) continui ad esistere, e non vorremmo mai smettere di guardare, non vorremmo mai essere svegliati da quel limbo tra sogno e realtà che solo il Cinema è capace di creare e di cui Lynch è maestro.
In Twin Peaks ha dato forma a una poetica, un'estetica, una mitologia che rimarranno per sempre nel nostro immaginario, pensiamo all'esistenza delle due Logge, una bianca e una nera, una il riflesso uguale e contrario dell' altra, idea probabilmente figlia delle sue conoscenze sulla filosofia tibetana e sulle credenze degli indiani d'America: sarà infatti proprio Hawk a spiegare meglio questo passaggio, e capiamo che all'interno della Loggia non ci confrontiamo solamente con forze soprannaturali che ci governano ma con noi stessi, la nostra ombra, i nostri demoni interiori, ed è proprio quando qualcosa di malvagio è così familiare, così simile, così vicino, che fa davvero paura;  può prendere le sembianze di un padre di famiglia, può essere la violenza delle immagini dei fatti di cronaca nera che vengono trasmesse con insistenza in televisione, o il protagonista della nostra serie preferita, il nostro punto di riferimento, il buon Dale  sopraffatto dalla sua parte oscura.
In " Fuoco cammina con me" Lynch restituisce vita al personaggio di Laura Palmer, non era pronto ad abbandonare quel mondo e sente la necessità di ampliare tutto ciò che c'è dietro alla morte di Laura, regalandoci alcune scene chiave per comprendere meglio l'intera opera.
Incontriamo di nuovo Gordon Cole, che decide di affidare a Lil, una ragazza completamente vestita di rosso con una rosa blu appuntata al vestito, il compito di trasmettere importanti messaggi in codice. Lil parla attraverso il corpo, i gesti, i colori, i dettagli sull'abito, le espressioni facciali, forse un suggerimento che per sintonizzarci con il mondo di Twin Peaks dobbiamo fare attenzione ai simboli, ai particolari, anche ciò che può sembrarci banale o insignificante può essere un indizio se ben interpretato.
È curioso che Cole non senta bene e quindi porti un apparecchio acustico, creando così dei momenti divertenti , forse ci sta anche dicendo che a volte le parole sono importanti fino a un certo punto, e dobbiamo imparare ad ascoltare al di là di esse, abituarci ad un altro modo di sentire, a vedere con il cuore, infatti Cole ci sente perfettamente quando è Shelly a parlare. Così facendo non ci sembrerà più tanto strano dare ascolto ai messaggi rivelatori di un ceppo, alle parole enigmatiche dell'apparizione di un gigante, scrutare i gufi per coglierne la vera natura, consapevoli che a Twin Peaks niente è come sembra.
Nel film incontriamo anche l' agente Phillip Jeffries, scomparso da due anni, che sembra materializzarsi dal nulla nella sede dell' Fbi. Jeffries è venuto a conoscenza di qualcosa di terribile che appartiene ad un'altra dimensione spazio-temporale, e non vuole parlare di una certa Judy, forse perché, proprio come la rosa blu, è un mistero troppo grande per i tempi per essere concepito, comunicato, e compreso dai presenti, o perché parlarne potrebbe metterli in pericolo e cambiare le loro sorti future. In sovrapposizione a questa scena si inseriscono le immagini del Convenience Store in cui vediamo uno strano personaggio con una maschera bianca e un lungo naso che potrebbe assomigliare a una bacchetta magica, avvolto dal fumo, e abbiamo l' impressione che le scene vengano in qualche modo evocate da questa figura, che fa da tramite tra ciò che sta accadendo nel mondo reale e il mondo sovrannaturale. Infatti ricorre un effetto interferenza sullo schermo, come se ci fosse una sovrapposizione di mondi, e qualcuno decida cosa mostrarci. Le sue sembianze, il fumo, la maschera, fanno pensare a un grottesco pagliaccio o a un illusionista, ricordiamoci che "nell'oscurità di un futuro passato il mago desidera vedere": il tempo nella loggia è sospeso, o potrebbe avere una struttura circolare in cui tutto è già accaduto, ma futuro e passato si influenzano a vicenda, in base alle scelte dei personaggi possono prendere una direzione piuttosto che un'altra, ecco perché oscuro, perché è incerto e in divenire; il mago che desidera vedere ci fa pensare ad un trucco, un' illusione, la magia può andare oltre le leggi terrestri e rendere possibile l'impossibile, come nel Cinema in cui possiamo manipolare il tempo e lo spazio.
Anche noi desideriamo vedere, sapere i dettagli più macabri e torbidi della vicenda di Laura , abbiamo bisogno di vedere la drammaticità della vita e la violenza sullo schermo, allora Laura deve morire per far accadere "Twin Peaks", diviene la vittima sacrificale , la sua morte è il pretesto affinché la vicenda abbia inizio.
C'è una scena in cui Laura nella sua camera viene inondata da una luce blu intermittente , guarda in alto e chiede: "chi sei?", Laura parla con Bob, ma il "personaggio Laura" potrebbe parlare anche a noi spettatori, e la luce blu potrebbe essere la stessa che vediamo quando non c'è segnale, ci siamo noi dall'altra parte dello schermo, siamo forse noi l'esperienza fantasmatica e inquietante per i personaggi?
Il finale di "Fuoco cammina con me" ha una grande potenza espressiva, il pianto di Laura, con Cooper che le sta accanto con una mano sulla sua spalla in senso di protezione, e un angelo luminoso, simbolo di salvezza, che pervade la stanza rossa, ci fanno pensare che il male che l'ha attraversata non l'abbia corrotta completamente, forse per lei c'è ancora accesso a una loggia bianca.
Laura è morta in modo orribile, ma ora sorride, sorride e piange insieme, e sembra travolta da una nuova consapevolezza, di nuovo le luci sono puntate su di lei, come dei riflettori. Miss Twin Peaks, la reginetta della scuola vivrà in eterno giovane e bella nel ricordo e nelle fotografie dell'annuario scolastico, ma ha attraversato l'inferno, ha conosciuto la malvagità in tutte le sue forme, e forse si è riconciliata con ciò che le è successo, ha preferito la morte all'essere posseduta da Bob, ha ripreso la sua dignità, soprattutto grazie a Cooper che farà luce sulla sua storia per raccontare la verità.
La morte prematura di molte stelle del cinema conferisce al loro personaggio un'aurea di sacralità, un immediato accesso al firmamento eterno di Hollywood: diventano icone, leggende, miti, i riflettori non si spegneranno mai su di loro. Il caso più eclatante di tutto questo è proprio Marilyn Monroe, ed è curioso che Lynch poco prima di iniziare a lavorare su Twin Peaks fosse stato coinvolto in un progetto proprio su Marilyn e sulle circostanze misteriose della sua morte, d' altronde come sappiamo bene Lynch ha una vera attrazione per le storie di giovani bionde in pericolo....

Leonardo Lenzini
LA CHIAMATA SCIAMANICA DI DALE COOPER

“C’è una leggenda su un posto chiamato la Loggia Nera, cioè l’io-ombra della Loggia Bianca. Questa leggenda dice che ogni spirito deve passare di lì se vuole raggiungere la perfezione. Solo lì potrai incontrare l’io-ombra che ti appartiene.”

È così che il vice sceriffo “Hawk”, nativo americano, ci introduce un’antica leggenda del suo popolo riguardante la famigerata loggia nera. La cosa interessante è che Hawk sembra suggerire a Cooper che la loggia nera sia una tappa fondamentale per il suo percorso di crescita: ricalcando le intuizioni junghiane che vedono nel confronto con la propria ombra il primo passo per aprirsi al processo di individuazione personale, allora l’intero viaggio di Cooper può assumere una connotazione diversa, strettamente connessa alla cultura dei nativi americani e ad alcune forme di sciamanismo.
Twin Peaks è una serie colma di riferimenti religiosi ed esoterici, ma una delle culture più citate è sicuramente quella degli indiani d’America, dalle ambientazioni in luoghi sacri (le Snoqualmie falls, la foresta di Ghostwood, la Owl Cave e il Glastonbury Grove, il cerchio di 12 sicomori che nella serie dà accesso alla loggia) alla mitologia e l’animismo di alcune tribù. I punti di contatto sono innumerevoli, a partire dalla cosmologia di queste culture che prevedeva una struttura verticale dell’universo diviso in vari piani dimensionali, gerarchicamente sovrapposti in base all’elevazione spirituale dei suoi abitanti. Diventa immediato il richiamo al “convenience store”, il piano superiore alla nostra realtà abitato dalle presenze di Twin Peaks, le stesse presenze che sembrano trarre origine da alcune figure sacre dei nativi. Ad esempio, il Jumping Man di “Fuoco cammina con me” somiglia particolarmente alla figura dell’Heyoka, il pagliaccio sacro, di cui condivide le fattezze della maschera col naso allungato e che nella tradizione parla al contrario esattamente come gli abitanti della loggia nera. Il personaggio di Bob invece trova riscontro nella leggenda dell’uomo Gufo, un uomo posseduto dallo spirito totemico di quest’animale, diventato un sanguinario killer. Proprio il gufo è considerato portatore di cattivi presagi e rappresentazione terrena di morte e occultismo, nella serie incarnazione degli occhi fra gli alberi degli spiriti malvagi di Twin Peaks, e addirittura seconda faccia di Bob in una visione in cui lo spirito assume le fattezze del volatile. A contrapporsi al totem psicopompo del gufo c’è quello incarnato dal già citato vice sceriffo Hawk: il falco. Quest’ultimo è considerato un messaggero e un acuto osservatore, preziosa fonte di consiglio e premonitore di avvenimenti futuri. Non a caso è proprio il vice-sceriffo a mettere in guardia Dale sulla loggia nera: “Fa attenzione, se entri nella Loggia Nera e il tuo cuore non è saldo, allora la tua anima sarà incenerita.” Ed è quello che accade a tutti i personaggi che vi entrano, vi rimangono imprigionati, Cooper compreso. Ma l’agente dell’Fbi è diverso, a detta di Mike lui è un eletto, non un condannato come noi. Per i nativi americani gli eletti sono gli sciamani, coloro che ricevono la cosiddetta “chiamata degli spiriti”: l’apparizione in sogno del proprio spirito guida che segna l’inizio di un viaggio spirituale che prevede di addentrarsi nella trance del sogno tramite la possessione dello spirito in questione, per uscirne solo dopo lunghe battaglie con gli altri spiriti. Lo sciamano è dunque il tramite fra realtà e ultraterreno, e il vero viaggio di Dale comincia quando nella seconda puntata della serie sogna per la prima volta il Nano, Mike e Laura Palmer: è quella la sua chiamata degli spiriti. Il percorso sciamanico di Dale poi si interrompe bruscamente alla fine della seconda stagione, quando l’agente accede alla loggia e vi rimane imprigionato. Stando alla tradizione questo coincide con la sopracitata fase di trance e possessione: Dale accede al sogno e viene posseduto da uno spirito (Bob) ma come aveva predetto Hawk lui non è ancora spiritualmente pronto, per questo viene sopraffatto dall’uomo gufo. Il suo viaggio proseguirà 25 anni dopo con la terza stagione, nella quale Dale ingaggia finalmente la sua lunga battaglia con lo spirito come da tradizione, portando a compimento il suo percorso sciamanico. Come ben sappiamo il mago (o lo sciamano) desidera vedere nell’oscurità di un futuro passato, non esiste che un’opportunità tra questo mondo e l’altro: camminare col fuoco, ovvero il male primordiale. Dale giunge a fare questo, come gli antichi sciamani, abbraccia la sua chiamata e lotta fino ad uscire dal sogno e dall’ombra di se stesso.

Giulia Pugliese

UNO DEI PERSONAGGI CENTRALI DI TWIN PEAKS

“I discovered that if one looks a little closer at this beautiful world, there are always red ants underneath” David Lynch 

Laura Palmer è la ragazza perfetta di un paesino perfetto dove tutti si conosco e si salutano. Tutti  ne conoscono un pezzo, ma nessuno la conosce veramente. Laura Palmer è Twin Peaks ed è centrale nella narrazione, ma è morta. Questo crea un effetto discordante perché noi la vediamo tramite gli occhi degli altri abitanti di Twin Peaks. 
Laura Palmer ha tanti segreti, troppi per una ragazza della sua età e non vuole condividere i suoi segreti con nessuno; neanche con la sua migliore amica Donna (“Donna tu sei la mia migliore amica, io per te ci sarò sempre”), per questo  l’investigazione del detective Cooper e la nostra è così difficile. 
Laura è piena di contraddizioni, spesso di lei si dice che ha una doppia vita, ma la verità è che lei è sempre se stessa, è un personaggio complesso, è una brava ragazza che si prostituisce la sera al “One Eyed Jack”. Non è una copertura essere una brava ragazza, fare volontariato, non lo fa per gli altri e così anche tutto il resto. Laura è molto più vicina all’ideale che gli altri hanno di se stessa di quanto lei pensi; lei è la vera eroina di Twin Peaks, l’ unica che riesce davvero a resistere a Bob e non diventare come lui. 
Mentre lo guardavo, molti anni dopo dall’uscita nel 1990, mi sono chiesta se alla fine la vera funzione di Twin Peaks, fosse semplicemente portare in scena l’orrore che si può nascondere nelle case, se la gente mangiando guardasse semplicemente la storia di un incesto e che Bob, le logge e l’ambientazione da soap opera fossero solo un modo per rendere più accettabile tutto questo: adesso so che non è così. Gli abusi, i vuoti, la disperazione, il darsi per poco di Laura sono quelli tipici di chi ha subito violenza. 
Laura è consapevole che qualcosa a Twin Peaks non va, è consapevole del marcio della città, dello schifo che la circonda e proprio per questo tenta di mimetizzarsi coi personaggi, di stare sempre fuori, di pensare il meno possibile. Come la donna del “Sole di mattina” di Edward Hopper: Laura guarda un orizzonte che noi non capiamo, sola con la sua solitudine e con l’ineluttabile passare del tempo che condurrà alla sua morte. 
Laura è disperata, proprio come una moderna Sisifo accetta di essere vittima sacrificale del suo destino e l’assurdità della sua vita, nella sua ultima notte in “ Fuoco cammina con me” vive fino alla fine ogni momento della sua vita. Laura è convinta di meritare la sua morte e si accolla con questa tutte le colpe degli abitanti di Twin Peaks e proprio per questo alla fine le apparirà un angelo.
“Fuoco cammina con me” contiene in parte una critica ai valori fondanti della società americana tra cui il maschilismo e il paternalismo, Leiland è un padre-padrone che non riesce a controllare la figlia, frustato dalla situazione la uccide. Laura Palmer è una femminista, in quanto decide lei del suo corpo e delle sue scelte, ribellandosi a quello che la società vorrebbe che fosse. 
Chi ha ucciso Laura Palmer? Siamo stati noi, proiettando i nostri desideri su di lei, volendo farla diventare quello che non è, colpevolizzandola per la sua bellezza, perché non vuole farsi etichettare, perché non sta sui binari, perché guardiamo qualcosa di sbagliato, qualcuno che fa qualcosa di sbagliato e semplicemente rimaniamo a guardare.  

 

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica