Gli attriti nati fra Universal e AMC Theaters sembrano essersi risolti, soprattutto grazie a un nuovo accordo che modifica, in modo completamente inedito, il periodo di esclusività dei film al cinema.
La burrasca era nata a causa della decisione di AMC Theaters (tra le più grandi catene di distribuzione americane) di non distribuire più titoli della Universal che aveva scelto di destinare Trolls World Tour direttamente alle piattaforme on demand e che non aveva rispettato gli accordi di esclusività di 90 giorni per film come The Invisible Man o Emma.
Si tratta di titoli che sarebbero dovuti uscire in sala intorno a marzo, a ridosso dell'inizio dell'isolamento, circostanza che spiega la decisione di Universal di distribuirli più velocemente sul mercato on demand.
Ora le due parti hanno raggiunto un nuovo accordo che accorcia la finestra di esclusività cinematografica in maniera significativa: dai 90 giorni precedenti si passa adesso a un periodo di 17 giorni, al termine dei quali i titoli potranno anche uscire on demand.
L'accordo storico è sicuramente dettato dai tempi di emergenza sanitaria, ancora molto diffusa negli Stati Uniti.
Donna Langley, presidente di Universal, ha dichiarato: "L'esperienza cinematografica rimane la colonna portante del nostro business. La partnership che abbiamo stretto con AMC è guidata dal nostro desiderio collettivo di assicurare un futuro prosperoso al sistema di distribuzione cinematografica e di incontrare le richieste dei consumatori con flessibilità".
Anche il CEO di AMC, Adam Aron, ha commentato la notizia, affermando: "AMC abbraccia con entusiasmo questo nuovo modello di industria, sia perché questo ci dà la possibilità di partecipare pienamente alla nuova struttura, sia perché distribuire i film on demand aumenta le possibilità di profitto per qualsiasi studio e questo dovrebbe portare a un maggior numero di progetti cinematografici. L'accordo pluriennale è fatto per preservare l'esclusività della visione cinematografica per i primi tre weekend, il momento durante il quale si raccoglie la maggior parte dei guadagni al botteghino".
Fonte: Indiewire