Verso Venezia 78: i film pronti per il Lido, tra certezze e supposizioni
Si avvicina sempre più la 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia che, come noto, andrà in scena dal 1° all'11 settembre. Sarà Madres Paralelas di Pedro Almodóvar ad aprire il Festival, che già vanta l'annuncio di titoli importantissimi come Dune di Denis Villeneuve (distribuito nelle sale italiane a partire dal 16 settembre) e Halloween Kills di David Gordon Green, con Jamie Lee Curtis Leone alla carriera.



Più difficile, ma non impossibile, prevedere già oggi gli altri titoli in arrivo al Lido. I più intriganti, come riportato da Variety, potrebbero essere con altissime probabilità The Power Of The Dog di Jane Campion (dopo il forfait imposto da Netflix su Cannes) e Spencer di Pablo Larraín, il film su Lady Diana interpretata da Kristen Stewart. Non è ancora arrivata la conferma ufficiale da Venezia, ma, come sappiamo, Variety è una fonte molto attendibile.

Lunedì 26 luglio si terrà la conferenza stampa, durante la quale il Direttore artistico Alberto Barbera annuncerà ufficialmente i titoli in programma, ma divertiamoci a formulare qualche ipotesi vista l'ampia messe di film pronti tra Italia, Stati Uniti e resto del mondo.
Partendo dalla scena internazionale, alte le possibilità di vedere a Venezia Ana Lily Amirpour e il suo Mona Lisa And The Blood Moon con Kate Hudson (nel 2016 venne presentato The Bad Batch), così come The Card Counter, il nuovo film di Paul Schrader dopo le presentazioni di First Reformed e The Canyons. Difficile invece prevedere il destino di The Lost Daughter, esordio dietro la macchina da presa di Maggie Gyllenhaal (giurata a Cannes, dove avrebbe potuto presentare la sua opera prima fuori concorso, la neo-regista parrebbe propensa a optare per altre competizioni) e di Zhang Yimou, che avrebbe dovuto presentare One Second alla Berlinale del 2019: il film è stato annunciato ieri chiusura del Festival di Toronto, ma non come anteprima mondiale.

Per motivi simili seguiti all'annuncio di ieri del TIFF, salgono invece le possibilità di vedere al Lido l'atteso horror di Edgar Wright Ultima notte a Soho (Last Night in Soho), con Anya Taylor Joy e Thomasin McKenzie (nelle sale italiane dal 4 novembre). Il regista è stato in giuria nel 2017 e il film non risulta tra le anteprime internazionali a Toronto. Molti hanno ipotizzato, in assenza di annunci da Cannes, Locarno e Toronto, anche la presenza di L’Homme De La Cave di Philippe Le Guay e Amira dell’egiziano Mohamed Diab.
Per gli italiani, le attese maggiori riguardano senza dubbi Freaks Out di Gabriele Mainetti, pronto da molto tempo, e, per le stesse ragioni della Campion, il film autobiografico, prodotto da Netflix, di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio, con Toni Servillo. L'attore napoletano potrebbe essere presente anche con il nuovo film di Mario Martone Qui rido io, ispirato alla storia di Eduardo Scarpetta.

Altro pezzo da novanta potrebbe essere Michelangelo Frammartino che, dopo il successo de Le quattro volte, ha completato Il buco, terzo film in 20 anni di carriera. E perché non sognare, dopo il successo di Favolacce, con i fratelli D’Innocenzo, che hanno già girato e montato America Latina con sospettosa fretta. La coppia di registi potrebbe essere a Venezia anche con un secondo film, ovvero La ragazza che vola diretto da Wilma Labate, di cui hanno firmato la sceneggiatura.

Potrebbe esser presentata in concorso anche Laura Bispuri che ha terminato Il paradiso del pavone, nuovamente con Alba Rohrwacher, mentre ritroveremo Alessandro Borghi in Mondocane di Alessandro Celli, annunciato ieri tra i titoli della Settimana della critica 2021.