I vincitori del 27° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina
19/07/2019

CONCORSO LUNGOMETRAGGI “FINESTRE SUL MONDOâ€


House in the fieldLa Giuria composta da

Rachid Benhadj, Presidente – regista (Algeria)

Massimo D’Anolfi e Martina Parenti – registi (Italia)

Spranga D. Katugampala – regista (Sri Lanka – Italia)


Assegna all’unanimità il Premio Comune di Milano – Miglior Lungometraggio Finestre sul mondo (8.000 €) al film:


House in the Fields, Tala Hadid, Marocco/Qatar, 2017


Per l’autenticità, la freschezza, la ricerca di un nuovo linguaggio, la capacità di entrare in intimità con le protagoniste, senza forzare nessuna situazione, e di rendere grande la quotidianità.




CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI


La giuria composta da Anna Bandettini, Presidente (la Repubblica), Sara Del Corona (Marie Claire), Francesco Rizzo (La Gazzetta dello Sport) assegna il Premio COE come Miglior Cortometraggio Africano (2.000 €) al film:


Un enfant perdu, Ndiaye Abdou Khadir, Senegal, 2016


Il regista è riuscito a tessere non solo una storia dalla trama emozionate e sorprendente, ma anche a delineare un ritratto inedito del suo paese, passando dagli ambienti borghesi ai paesaggi più desolati e emarginati, attraverso le relazioni tra le persone vissute e viste con gli occhi innocenti e genuini di un bambino silenzioso.


Menzione speciale:


Fatima (Francia/Algeria 2016) di Nina Khada, Francia/Algeria 2016


Per come racconta, utilizzando anche materiale di repertorio, una storia di sacrificio e tenacia femminile all’interno di un mondo dominato dagli uomini, proponendo una riflessione sulla condizione della donna e sulla necessità di considerare ogni singola vita umana una memoria da preservare.




CONCORSO EXTR’A/ Il Razzismo è una brutta storia


Moo YaLa Giuria composta da Anna Bandettini, Sara Del Corona e Francesco Rizzo assegna il Primo Premio (1.000 €) a:


Moo Ya, di Filippo Ticozzi, Italia/Uganda 2016


Il film ha la capacità di intagliare la personalità del protagonista nella materia viva della natura in cui siede e cammina. Mostra anche una eccellente resa filmica nel silenzio costruttivo che dà ritmo e volume alle scene, ed è riuscito a trasformare il capitolo sanguinoso della guerra civile in Uganda in un sotto-testo indimenticabile, ma come disinnescato dall’umanità del suo popolo.


Menzione speciale:


Wiwanana, di Iacopo Patierno, Italia/Mozambico 2017


Attraverso il percorso di crescita personale ed espressiva degli attori mozambicani coinvolti nel progetto teatrale documentato, il film abbatte ogni barriera tra i protagonisti e lo spettatore che li guarda e che si immedesima senza riserve. Come per incanto cade la necessità di ricorrere a un “noi†e a un “loroâ€, e quindi il concetto stesso di barriera culturale.


Il film ha la capacità di intagliare la personalità del protagonista nella materia viva della natura in cui siede e cammina. Mostra anche una eccellente resa filmica nel silenzio costruttivo che dà ritmo e volume alle scene, ed è riuscito a trasformare il capitolo sanguinoso della guerra civile in Uganda in un sotto-testo indimenticabile, ma come disinnescato dall’umanità del suo popolo.




PREMI SPECIALI


Premio del pubblico Città di Milano


El Amparo, di Rober Calzadilla, Venezuela Colombia 2016


Premio Arnone – Bellavite Pellegrini Foundation


Nyerkuk, di Mohamed Kordofani, Sudan 2016


Per aver affrontato un tema trascurato, seppur contemporaneo, come quello degli orfani di guerra, con originalità e grande impatto emotivo. Il racconto suscita una forte tensione, grazie alla focalizzazione sui ritratti psicologici dei personaggi e alla scelta della colonna sonora.


Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato da una Giuria di studenti al miglior cortometraggio che affronti i temi della globalizzazione, della governance, della legalità e del dialogo interculturale.


Consegna il premio Egidio Arnone, della Fondazione Arnone Bellavite Pellegrini


Premio CINIT


Un enfant perdu, di Abdou Khadir Ndiaye, Senegal 2016


Per il delicato racconto della piccola odissea di un bambino benestante che si avventura in una periferia sconosciuta, maturando la consapevolezza della propria identità; per la toccante prova, senza parole e con uno sguardo di disarmante profondità, del piccolo protagonista.


Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato ad un cortometraggio africano con valore educativo.


Consegna il premio Neda Furlan


Premio ISMU


Une place pour moi, di Marie Clémentine Dusabejambo, Ruanda 2016


Il film affronta un tema sempre attuale nell’ambito educativo, quello del bullismo e dell’emarginazione del diverso, con un taglio originale per il contesto in cui è presentato: la discriminazione nei confronti di una bambina albina in una classe di scuola primaria in Ruanda. Con un linguaggio cinematografico chiaro, diretto ed essenziale, viene sviluppato sia l’aspetto drammatico del problema sia la sua soluzione, legata alla possibilità di confronto fra i diversi e alla forza della parola capace di decostruire i pregiudizi.


La Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) assegna un premio al miglior cortometraggio del Festival con valore pedagogico. Il Premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato da una giuria composta dai docenti Erica Arena, Anna Giorgia Barbaro, Franco Brega, Tullia Castagnidoli, Simona Cella, Mara Clementi, Antonella Di Nardo, Paolo Ermano, Virginia Guarneri, Gabriella Lessana, Lucia Lorenzo, Monica Luisa, Fabio Mantegazza, Valeria Marchesi, Nicolas Mijares, Anna Mondi, Nicoletta Santilli, Marina Santini, Felicia Santorelli, Giuseppina Scalise, Francesco Sciaccaluga, Laura Succi.


Consegna il premio prof. Vincenzo Cesareo


Premio CUMSE


Ailleurs, di Othman Naciri, Marocco 2016


Per come il regista riesce a unire poesia e politica in modo neutrale ma suggestivo, mostrando le sofferte parabole esistenziali di due persone che, dialogando, fanno emergere le loro diversità, ma anche la loro “fratellanzaâ€, perché entrambi figli di un tempo ingiusto. I due personaggi stanno sospesi tra il cielo e la terra, limiti perfetti della scena, in un limbo identitario e territoriale, rappresentando un’umanità coraggiosa e sincera che, nonostante tutto, esiste e resiste.


La Fondazione CUMSE assegna un premio al miglior cortometraggio del Festival che promuove il dialogo fra le culture. Il Premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia ed è assegnato da una giuria CUMSE.


Consegna il premio Roberto Stigliano, Presidente CUMSE


Premio Polis Srl


Wallay, di Berni Goldblat, Burkina Faso 2017


Per aver narrato il viaggio come esperienza di valorizzazione delle proprie origini, concentrando la trama sugli affetti famigliari del protagonista, adolescente francese di origine burkinabé. Un racconto spiritoso, ambientato in un Africa moderna e in fermento, che stimola il dialogo interculturale con l’Occidente e si dimostra adatto alle famiglie e ad ogni tipo di pubblico.


Il premio, che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia, è assegnato a un film  che favorisce l’integrazione e la coesione sociale.


Consegna il premio: Hrand Aladjian (Direttore Generale) e Monique Van Marion (Responsabile Acquisti)


Premio SIGNIS (OCIC e UNDA)


Félicité, di Alain Gomis, Francia/Senegal/Belgio/Germania/Libano 2017


Un film denso di passione e poesia, che racconta il percorso di tre straordinari esseri umani e cattura, con una forza prorompente, i suoni, i colori, i movimenti, la luce e la notte di una città unica come Kinshasa Il premio è assegnato dalla The World Catholic Association for Communication.


Consegnano il premio Gaetano Liguori, Vanessa Lanari, Giuseppe Acconcia


Premio Lenovo


My Little Dhaka, di Rossella Anitori, Italia 2016


Lenovo premia con uno Yoga Book il miglior giovane autore che attraverso il suo lavoro ha saputo raccontare la diversità e le sue sfumature.


Consegna il premio Simona Menghini


Premio Prospettive


Babbo Natale, di Alessandro Valenti, Italia 2016


Per il suo messaggio positivo e per la sua capacità di parlare tramite una fiaba contemporanea dell’importanza della solidarietà, della condivisione e del sacrificio personale per la gioia altrui.


Il premio è assegnato a un cortometraggio del Concorso Extr’A – Razzismo Brutta Storia da una giuria composta dai richiedenti asilo ospitati dal COE a Esino Lario.


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