Willem Dafoe legge “Giuda†di Gabriele Tinti, un reading ispirato al “Cenacolo†di Pieter Paul Rubens
02/04/2025

Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici.
Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà». 
(…) E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?»
E Gesù a lui: «Tu l’hai detto»
(Matteo, 26,20 - 25)

E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui.
Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».
(Giovanni 13,27)

Il 4 Aprile, alle ore 19:30, la Pinacoteca di Brera ha ospitato Willem Dafoe per la lettura delle poesie di Gabriele Tinti che traggono ispirazione dal Cenacolo di Pieter Paul Rubens, capolavoro attualmente collocato nel Laboratorio trasparente di restauro di sala XVIII in vista di un importante intervento conservativo sostenuto da PwC.

Il visitatore medio passa soltanto dai quindici ai trenta secondi di fronte ad un’opera d’arte. Questo progetto rappresenta un’occasione unica per entrare in una differente relazione e conoscenza con le opere d’arte e la loro storia attraverso la poesia.

Il dipinto di Rubens che ha ispirato il reading rappresenta l’Eucarestia, la benedizione del pane che precede l’annuncio del tradimento. Cristo siede a tavola.
Benedice il pane e il vino. Alla sua destra siede Pietro; a sinistra, Giovanni. Seduto sul lato opposto del tavolo è Giuda, reso in posa nervosa e con uno
sguardo penetrante e turbato, rivolto al riguardante. Sotto suoi i piedi un cane rosicchia un osso, forse simbolo di avidità o bramosia. Giuda tace, cova
il tradimento, si ritrae nell’ombra, nel suo essere differente dal resto degli apostoli in quanto non ha potuto (seguendo l’interpretazione di alcuni vangeli gnostici in cui egli è strumento di un disegno divino) o voluto accogliere la luce della grazia e per questo condannato ab aeterno. Alcuni studiosi pensano che Giuda non abbia esattamente fatto quello che voleva ma che fu mosso da un disegno superiore: egli fu prescelto in quanto l’unico tra gli apostoli abbastanza forte per tradire, per divenire capro espiatorio.

I testi di Tinti sono organizzati come un confessione - una confessio vitae - dove Giuda/Dafoe esprime il dramma proprio d’ogni uomo quando si trova separato dal divino, quando è continuamente spinto tra speranza e disperazione, illusione e delusione, tenebre e luce.
Il reading è stato filmato e in seguito verrà messo a disposizione del pubblico.

L’iniziativa rientra nella serie di scrittura ecfrastica che è il frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti, recentemente celebrato dal Times e dal Guardian, che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte e ai luoghi del mito. Le letture hanno l’obiettivo di riattivare l’aura dell’arte del passato attraverso la composizione poetica e l’interpretazione, in questo caso, di uno dei maggiori attori viventi com’è Willem Dafoe.

Il video della performance sarà disponibile da mercoledì 9 aprile sul canale YouTube della Pinacoteca di Brera e su pinacotecabrera.org.


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