Michael vive a North Hollywood, in California, con il sogno di diventare uno skateboarder. Dopo essere stato notato da due professionisti, Michael lascia la squadra di pallanuoto per concentrarsi esclusivamente sullo skateboarding. Suo padre non vede questa possibilità come una carriera percorribile: vuole che vada al college e che cerchi un impiego stabile. Michael si trova così di fronte alla decisione tra scegliere il futuro che vuole suo padre o inseguire il suo sogno.

Ideato, diretto e coprodotto da Mikey Alfred (fondatore di Illegal Civilization, azienda di skateboarding, oltre che studio cinematografico, e co-produttore  di Mid90s di Jonah Hill), l'opera si configura come un coming-of-age, ambientato nell’omonima città californiana, che segue Michael (Ryder McLaughlin) nella quotidianità della sua estate successiva al diploma, in cui, come molti,  si ritrova a porsi domande esistenziali. North Hollywood mostra il ritratto familiare per certi versi già visto di un adolescente con un sogno e di un padre (Vince Vaughn) che non ritiene abbastanza realistico l’ambizioso piano del figlio e che, imponendosi rigidamente, lo obbliga a scegliere. Il film è una prova non pienamente convincente, ma capace di trovare il giusto equilibrio tra commedia e dramma familiare: rifiutato dal Sundance Film Festival, nonostante un cast relativamente noto e produttori tra cui spiccano Pharrell Williams e Noah Centineo, il lungometraggio è stato caricato direttamente online riscontrando un successo considerevole. Superata la premessa generale, la storia non va molto oltre, incentrandosi quasi completamente sulla decisione del ragazzo, senza discostarsi mai più di tanto dal tema principale riguardante la sua crescita  personale. Un prodotto che per trama e stile ricorda i film di formazione degli anni Novanta ma che, nel complesso, non riesce mai a fare il salto di qualità.