Un abile pistolero soprannominato Requiescant (Lou Castel), rimasto orfano da bambino dopo una strage ordinata dallo spietato affarista Ferguson (Mark Damon), trova la propria occasione di vendetta quando si unisce a un gruppo di rivoluzionari, capeggiati dal prete Juan (Pier Paolo Pasolini), intenti a combattere proprio il suo antico nemico. Carlo Lizzani tenta vanamente di imprimere una propria impronta autoriale a un genere spremuto e abusato durante gli anni Sessanta, lo spaghetti western. L'idea di spostare l'ago della bilancia sul contrasto interiore tra coscienza personale intrisa di religiosità e necessità dell'uso della violenza, potenzialmente capace di dar vita a un personaggio originale, è sviluppata in maniera troppo superficiale e verbosa; la vicenda è basata su un impianto classico e banale, che fa leva sul tema della vendetta personale a sfondo politico/rivoluzionario. Non è inoltre funzionale la scelta di includere nel cast presenze atipiche per il genere, quali il regista Pier Paolo Pasolini e gli attori Ninetto Davoli (Nino) e Franco Citti (Burt). Confuso e trascurabile. Scritto da Adriano Bolzoni, Armando Crispino, Andrew Baxter, Lucio Battistrada, Denis Greene ed Edward Williams. Colonna sonora di Riz Ortolani.