Strange Circus
Kimyō na sakasu
2005
Paese
Giappone
Generi
Horror, Thriller
Durata
108 min.
Formato
Colore
Regista
Sion Sono
Attori
Masumi Miyazaki
Issei Ishida
Rie Kuwana
Mai Takahashi
Hiroshi Ohguchi
Tomorowo Taguchi
Taeko (Masumi Miyazaki) sta scrivendo un romanzo sulla bambina Mitsuko (Rie Kuwana), vittima di molestie dal padre (Hiroshi Ohguchi) e involontaria (?) assassina della madre (Masumi Miyazaki). Yuji (Issei Ishida) viene incaricato dall'editore di Taeko (Tomorowo Taguchi) di scoprire qualcosa sul passato misterioso della scrittrice e su quanto questa storia possa essere autobiografica. Un J-horror di un cupezza unica e inimmaginabile, estremamente legato al Sion Siono più in vena di deliri gratuiti ma non per questo non motivati. Un regista che a questo giro non vuole certo innovare il genere in profondità come in Suicide Club (2002), né parodiarlo come avrebbe fatto poi in Exte (2007), ma preferisce limitarsi a sguazzare nel sangue dei suoi personaggi e nei suoi canoni stilizzati e risaputi, anche se sempre pregnanti: tortura, spavento fumettistico, montaggio e fotografia allucinati, ma anche curata psicologia dei personaggi e uso drammatico dei flashback, simile a quello di Audition (1999) di Takashi Miike o a quello di Noriko's Dinner Table (2005) dello stesso Sion Sono. Il regista prende la scenografia di un circo carnale e grandguignolesco e lo trasforma in una sorta di teatro destinato a ospitare una tragedia di incesti, cambi di sesso e violenze estreme di vario tipo. Tra i film più disturbanti dell'autore e del nuovo cinema horror giapponese, è senza dubbio un gioiello di inquietudine moderna, ma talvolta sembra indugiare eccessivamente e in modo manieristico nel piacere voyeuristico che Sono pare ricavare dal porre i suoi personaggi in situazioni ostinatamente stomachevoli.
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