Vincent (Richard Bohringer), spericolato pilota d'aereo, uccide la consorte infedele (Michèle Laroque), ma non viene condannato. Qualche anno più tardi, il giudice (Philippe Noiret) che l'ha assolto minaccia di riaprire il caso se Vincent non accetta di uccidere la moglie (Miou-Miou) del nipote (Thierry Lhermitte). I tre partono insieme alla ricerca della donna. Dopo una sequenza iniziale vertiginosa e fatalisticamente divertente, Tango comincia paradossalmente a soffrire di vertigini come il suo protagonista, pilota in pensione che viene assoldato dallo scapolo misogino ben interpretato da Philippe Noiret. Riproponendo la stessa struttura on the road di Tandem (1987), Patrice Leconte inscena l'incontro surreale di tre uomini ossessionati in maniera diversa dalla donna, in quanto oggetto diabolico e ineluttabilmente infedele: tra disquisizioni filosofiche sulla legittimità dell'omicidio di una moglie e incontri con femmine assassine, Tango vorrebbe essere una parodia sul maschilismo ostinato e sul ridicolo che naturalmente ne scaturisce; ma la rappresentazione umoristica si ripiega su se stessa, invischiandosi in un compiaciuto divertissement tra soli caratteri maschili. Tanto godibile quanto inconcludente. Jean Rochefort è Bellhop. Fotografia di Eduardo Serra.