Arriva in 9 sale del circuito UCI Cinemas il sorprendente film “800 giorniâ€, una produzione indipendente di Dennis Dellai e Progetto Cinema AV che ha vinto a Venezia il Leone di vetro 2023.
05/12/2023
Arriva in 9 sale del circuito UCI Cinemas il sorprendente film “800 giorni”, una produzione indipendente di Dennis Dellai e Progetto Cinema AV che ha vinto a Venezia il Leone di vetro 2023. La pellicola riaccende i riflettori sulla lunga e drammatica epoca dei sequestri di persona, ispirandosi liberamente al rapimento di Carlo Celadon, il più lungo della storia italiana. Mercoledì 6 dicembre verrà proiettato nelle sale UCI di Vicenza (Centro Palladio), Roma (Porta di Roma), Milano Bicocca, Bologna-Casalecchio di Reno (Meridiana), Firenze, Bari, Pordenone-Fiume Veneto, Venezia-Marcon e Verona-San Giovanni Lupatoto
Il film, prodotto da Progetto Cinema e da Pietro Sottoriva, ricordala terribile vicenda che avvenne tra il 1988 e il 1990 nell’Alto Vicentino, utilizzando il punto di vista della fidanzata del giovane rapito. Un personaggio di finzione, così come altri che appaiono nella storia, scritta dallo stesso Dellai assieme a Giacomo Turbian. Molto realistiche e aderenti ai fatti realmente accaduti sono invece le scene nelle quali viene ricostruita la prigionia in Aspromonte.
“Il ricorso ad una parte di finzione è in questo caso soprattutto una forma di rispetto per la drammatica vicenda umana di Carlo Celadon – chiarisce il regista – una distanza narrativa che naturalmente non ci allontana dallo scopo del progetto, ovvero rievocare un fenomeno criminale che per oltre un ventennio del secolo scorso sconvolse l’opinione pubblica italiana. Va ricordato che dagli anni ’70 ai primi anni ’90 furono rapite dall’Anonima Sequestri centinaia di persone, spesso sottoposte a lunghi periodi di dura detenzione che terminarono solo dopo il pagamento di somme ingentissime di denaro. Per non parlare di alcuni casi di ostaggi che non fecero più ritorno a casa”.
Il caso Celadon fu tristemente emblematico: sottratto all’affetto dei famigliari il 25 gennaio del 1988, il giovane arzignanese venne tenuto in ostaggio dagli uomini della ‘ndrangheta per 831 giorni, sopravvivendo miracolosamente ad una durissima prigionia.
“Carlo Celadon ha già potuto vedere questo lavoro in anteprima- ricorda ancora Dellai – e ha avallato l’operazione, complimentandosi anche per il film”.
Tra gli interpreti, oltre ai due giovani protagonisti Marta Dal Santo e Matteo Dal Ponte, anche Davide Dolores (già visto ne Il commissario Montalbano) e Vasco Mirandola (attore a suo tempo voluto da Salvatores nel film Premio Oscar Mediterraneo). Ad impreziosire il cast un cammeo del divo Fabio Testi, che nel film interpreta il basista dei rapitori.
A fare da sfondo alla vicenda, gli anni ’80 della provincia italiana, raccontati attraverso il mondo delle discoteche, delle radio private e dei giornali locali.
Il film, prodotto da Progetto Cinema e da Pietro Sottoriva, ricordala terribile vicenda che avvenne tra il 1988 e il 1990 nell’Alto Vicentino, utilizzando il punto di vista della fidanzata del giovane rapito. Un personaggio di finzione, così come altri che appaiono nella storia, scritta dallo stesso Dellai assieme a Giacomo Turbian. Molto realistiche e aderenti ai fatti realmente accaduti sono invece le scene nelle quali viene ricostruita la prigionia in Aspromonte.
“Il ricorso ad una parte di finzione è in questo caso soprattutto una forma di rispetto per la drammatica vicenda umana di Carlo Celadon – chiarisce il regista – una distanza narrativa che naturalmente non ci allontana dallo scopo del progetto, ovvero rievocare un fenomeno criminale che per oltre un ventennio del secolo scorso sconvolse l’opinione pubblica italiana. Va ricordato che dagli anni ’70 ai primi anni ’90 furono rapite dall’Anonima Sequestri centinaia di persone, spesso sottoposte a lunghi periodi di dura detenzione che terminarono solo dopo il pagamento di somme ingentissime di denaro. Per non parlare di alcuni casi di ostaggi che non fecero più ritorno a casa”.
Il caso Celadon fu tristemente emblematico: sottratto all’affetto dei famigliari il 25 gennaio del 1988, il giovane arzignanese venne tenuto in ostaggio dagli uomini della ‘ndrangheta per 831 giorni, sopravvivendo miracolosamente ad una durissima prigionia.
“Carlo Celadon ha già potuto vedere questo lavoro in anteprima- ricorda ancora Dellai – e ha avallato l’operazione, complimentandosi anche per il film”.
Tra gli interpreti, oltre ai due giovani protagonisti Marta Dal Santo e Matteo Dal Ponte, anche Davide Dolores (già visto ne Il commissario Montalbano) e Vasco Mirandola (attore a suo tempo voluto da Salvatores nel film Premio Oscar Mediterraneo). Ad impreziosire il cast un cammeo del divo Fabio Testi, che nel film interpreta il basista dei rapitori.
A fare da sfondo alla vicenda, gli anni ’80 della provincia italiana, raccontati attraverso il mondo delle discoteche, delle radio private e dei giornali locali.