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Batman 80: ecco i migliori interpreti sul grande (e piccolo) schermo

Sono passati ormai 80 anni da quando il disegnatore Bob Kane decise di regalare al mondo Batman, portando via tragicamente i genitori al piccolo Bruce Wayne. Da allora sono diverse le versioni del Cavaliere Oscuro (termine non appropriato agli esordi, ma che è forse più adatto dal fumetto di Frank Miller in poi), e il passo dal fumetto al piccolo (prima) e grande schermo è stato davvero inevitabile, anche se non immediato: la prima trasposizione, ormai iconica, è infatti del 1966. Ecco la classifica dei migliori Batman della storia del cinema:

6 – George Clooney (Batman&Robin, 1997)

Secondo film di Joel Schumacher e cambio di protagonista: da Val Kilmer a George Clooney. La scelta non viene premiata, l’attore offre una prova tutt’altro che convincente nei panni di Batman, penalizzato da un’operazione disastrosa, in cui a salvarsi erano solamente i cattivi, Mr. Freeze (Arnold Schwarzenegger) e Poison Ivy (Uma Thurman). Clooney non dà a Batman il carisma che dovrebbe avere, sicuramente più a suo agio nel ruolo dello scapolo d’oro di Gotham, Bruce Wayne, che del suo alter ego mascherato.

5 – Val Kilmer (Batman Forever, 1995)

Con Batman Forever, Joel Schumacher cambia rotta rispetto a quanto mostrato da Tim Burton, cercando un immaginario proprio. Val Kilmer non sembra a suo agio in costume, anche perché offuscato da personaggi più approfonditi e meglio resi come Due Facce (Tommy Lee Jones) e L’Enigmista (Jim Carrey): una sorta di rivincita dei cattivi sui buoni. Come Clooney, forse anche Kilmer soffre una sceneggiatura non eccezionale, anche se la sua performance resta tutt’altro che indimenticabile.

4 – Ben Affleck (Batman v Superman: Dawn of Justice, 2016)

Accompagnata da polemiche, la scelta di Ben Affleck deve le perplessità degli appassionati a Daredevil, trascurabile trasposizione cinematografica del supereore - avvocato cieco di Hell’s Kitchen in cui Affleck era protagonista. Il suo Batman si ispira molto a quello concepito da Frank Miller, con un’influenza che arriva anche dagli splendidi videogiochi creati da Rocksteady: aggressivo e muscoloso, il Batman di Affleck in poche sequenze riesce a convincere gli scettici, risultando anche una delle poche note liete di un film sicuramente non all’altezza delle aspettative. 

3 – Adam West (Batman, 1966)

È Adam West il primo a vestire i panni del Cavaliere di Gotham, prima nella serie tv e poi nel film spin-off. Quello di West è un Batman diverso da come lo di concepisce oggi, figlio del periodo in cui è stato concepito, in un’America in cui il Codice Hays dettava legge. È una sorta di sit-com con protagonista Batman, con toni molto leggeri e fumettosi, tanto da inserire onomatopee durante gli scontri, elemento ormai entrato nel mito. Iconico nella sua calzamaglia grigia con mantello blu, sempre affiancato da Robin: entrato nell’immaginario comune sia per le celeberrime scalate sulla parete dei palazzi, dalle cui finestre uscivano ogni volta diversi personaggi famosi, sia per essere estremamente politically correct. Più cavaliere luminoso che oscuro: “Certi giorni non riesci a liberarti di una bomba”.

2 – Michael Keaton (Batman, 1989 e Batman Returns, 1992)

Tim Burton e Michael Keaton: scelta vincente, inaspettatamente. L’annuncio del regista di voler regalare a Batman un costume totalmente nero non viene accolta positivamente dai fan, abituati al grigio e blu dei fumetti e di Adam West. I dubbi aumentano con la scelta di Michael Keaton, che agli occhi dei fan era identificato solo con Beetlejuice, e quindi non adatto per essere Batman. Perplessità spazzate via da un’interpretazione in linea con la poetica burtoniana: Keaton porta in scena un personaggio tormentato, non muscoloso (come invece avrebbero voluto i fan), ma estremamente efficace, sia come Wayne che come Batman. E il costume nero, dopo il 1989, al cinema diventerà la regola.

1 – Christian Bale (Batman Begins, 2005; Il cavaliere oscuro, 2008; Il cavaliere oscuro – Il ritorno, 2012)

Nel 2005 Christopher Nolan siede dietro la macchina da presa per Batman Begins, scegliendo Christian Bale come protagonista, dopo la strepitosa interpretazione dell’attore in L’uomo senza sonno. In tal senso è incredibile la trasformazione fisica di Bale, che per il primo film aumenta di quasi 30 kg in pochi mesi, per poi perderne nuovamente 20 per L’alba della libertà. Torna a vestire i panni di Batman nel 2008 e nel 2012, ma tra le due interpretazioni è chiamato nuovamente a diventare quasi pelle e ossa per The Fighter. Bale porta sul grande schermo tre fasi della vita di Batman: le origini (2005), la maturità (2008) e la decadenza (2012), e tutte in maniera estremamente realistica ed efficace: “Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica”.

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