Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e avvocato di Donald Trump, è finito nell'occhio del ciclone.
A prenderlo di mira è stato il Borat di Sacha Baron Cohen, di ritorno dopo un silenzio di quattordici anni con un secondo capitolo delle avventure del giornalista kazako, Borat: Subsequent Moviefilm (noto anche come Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan).
In una scena del mockumentary, Giuliani viene intervistato da una finta giornalista, l'attrice che nel film interpreta la figlia quindicenne di Borat, e viene invitato da lei in una stanza piena di videocamere nascoste.
Giuliani, dopo essere stato aiutato dalla giornalista che gli toglie il microfono usato durante l'intervista, si stende sul letto e si infila le mani nei pantaloni, in un gesto piuttosto inequivocabile.
A quel punto, Borat irrompe nella camera e grida "Ha quindici anni. È troppo vecchia per te!".
Giuliani ha risposto su Twitter al polverone mediatico che si è ovviamente creato, sostenendo che si tratta di falsità.
(2) In fact, the NY Post today reports "it looks to me like an exaggeration through editing."
— Rudy W. Giuliani (@RudyGiuliani) October 21, 2020
As soon as I realized it was a set up I called the police, which has been noted in THR article on July 8th.
(4) We are preparing much bigger dumps off of the hard drive from hell, of which Joe Biden will be unable to defend or hide from. I have the receipts.
— Rudy W. Giuliani (@RudyGiuliani) October 21, 2020
Il film, che uscirà domani su Amazon Prime, è già passato al vaglio della critica e le recensioni su Rotten Tomatoes sono piuttosto positive e raggiungono l'83% di gradimento.