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Diario dal Far East Film Festival 26: Una "normale" famiglia coreana ruba la scena durante la quarta giornata
Il weekend a Udine parte con il botto: oltre infatti all'amplissima programmazione di film, il sabato ha visto tantissimi eventi collaterali dai workshop per bambini ai party serali che proseguiranno nella giornata di domani. A Normal Family di Hur Jin-ho sorprende muovendosi tra la struttura catartica della tragedia greca e la riproposizione visiva di un cinema coreano pienamente post-Parasite!

Dopo la giornata action di venerdì, la mattina del sabato è partita all'insegna delle nuove generazioni con temi e tempi decisamente più distesi: il preoccupante fenomeno del bullismo mass-mediatico in Cina attraverso la lente del film Trending Topic, opera terza di Xin Yukun (Wrath of Silence, FEFF 2018). Giappone, Corea del Sud (con A Normal Family e The Roundup: Punishment) e Hong Kong anticipano il grande palcoscenico serale riservato ad un sorprendente film indonesiano...

MOTION PICTURE: CHOKE. Il film di Nagao Gen presenta un futuro distopico unico in cui la società civile è scomparsa e il linguaggio umano non esiste più, con la comunicazione limitata a sguardi e gesti. La protagonista, interpretata da Wada Misa, vive da sola in un edificio abbandonato, esprimendo una ricca gamma di emozioni senza pronunciare una parola. Il film, girato in bianco e nero, offre una serie di gag visive che richiamano le commedie dell'epoca del muto. Tuttavia, il paradiso della protagonista viene interrotto quando dei banditi irrompono nella sua vita, introducendo temi di guerra, schiavitù e patriarcato. Mentre lotta per sopravvivere, il film esplora le forze oscure che influenzano la psiche umana, suggerendo una riflessione sulle conseguenze delle azioni umane. Motion Picture: Choke è un film divertente e disturbante che sfida le categorie di genere convenzionali e offre una prospettiva unica sulla natura umana e sulle sue conseguenze.


A NORMAL FAMILY. L'adattamento coreano del bestseller internazionale "La cena" di Herman Koch segue la storia dei fratelli Jae-wan, un avvocato senza scrupoli, e Jae-gyu, un pediatra integerrimo, le cui opinioni contrastanti sulla morale vengono messe alla prova quando un incidente coinvolge i loro figli adolescenti. Le loro relazioni già fragili vengono ulteriormente incrinati, portando le coppie a interrogarsi su fiducia, amore e moralità. Il culmine del dramma si svolge durante una cena, dove le dinamiche familiari vengono esplorate in modo intenso e provocatorio. Diretto da Hur Jin-ho, il film presenta un cast stellare, incluso Sul Kyung-gu, Jang Dong-gun, Kim Hee-ae e Claudia Kim, che portano sullo schermo una storia universale e attualizzata. Con le sue radici culturali coreane e le sue tematiche universali, A Normal Family offre uno sguardo sincero e provocatorio sul concetto di famiglia e moralità.

THE GOLDFINGER. Un film epico e costoso ambientato a Hong Kong negli anni Settanta e Ottanta, basato sulla vera storia del fondatore del Carrian Group, George Tan. Il protagonista, Henry Ching, interpretato da Tony Leung, è un magnate dei affari che scala rapidamente le gerarchie sociali manipolando il mercato immobiliare e finanziario. Andy Lau interpreta Lau Kai-yuen, un investigatore dell'ICAC che sospetta frodi e corruzione da parte di Ching. Il film mescola intrighi aziendali, connessioni internazionali e una spettacolare scena di battaglia nel Triangolo d'Oro. Nonostante alcuni difetti, come personaggi inglesi goffi e un finale un po' debole, il film di Felix Chong rappresenta una vivida epopea che ritrae una Hong Kong sfavillante e spregiudicata degli anni passati.

THE ROUNDUP: PUNISHMENT. Siamo davanti al quarto episodio del franchise coreano che vede il detective Ma Seok-do in azione. Questa volta, il crimine riguarda il gioco d'azzardo online, con Baek come principale antagonista. La trama si distacca liberamente da eventi reali e presenta il solito mix di azione, umorismo e vendetta. Il ricco imprenditore tecnologico Chang si scontra con Baek, aggiungendo ulteriori tensioni. Diretto da Heo Myeong-haeng, il film offre una narrazione serrata, un ritmo energico e scene d'azione soddisfacenti, specialmente quando Don Lee entra in azione. Con il suo stile dinamico e divertente, potrebbe essere l'episodio più riuscito della serie finora.

LETTER TO AN ANGEL. L'opera più sorprendente della giornata è quella di Garin Nugroho, ambientato a Sumba, un'isola dell'Indonesia orientale, che mescola elementi di mito e realtà antropologica. Il protagonista, Lewa, rifiuta di identificarsi con l'immagine di una madre indonesiana unificante, simboleggiata dal testo scolastico, preferendo Madonna come figura materna. Girato durante la dittatura di Suharto, il film rappresenta un gesto di coraggio politico e artistico. La trama, influenzata da opere letterarie come Una carta a Dios, A Country Boy Quits School e Lo straniero, segue le avventure surreali di Lewa, che scatena una guerra tra villaggi e si oppone al tirannico Kuda Liar. Con personaggi coloriti, momenti di violenza, rituali e lirismo, il film sfugge ai canoni cinematografici tradizionali, offrendo un'esperienza unica. Recentemente restaurato, "Letter to an Angel" è un'avventura cinematografica che merita di essere riscoperta.


Chiude nuovamente una imperdibile, per i cuori forti, proiezione di mezzanotte (The Train of Death). Tra i film di domenica 28 aprile segnaliamo il sud coreano Mimang, il documentario nordamericano del 2023 Enter the Clones of Bruce sulla filmografia vista con sguardo postumo di Bruce Lee ed il cinese The Movie Emperor con protagonista il grande Andy Lau.

Vi diamo appuntamento a domani con il Diario dal Far East!

Andrea Valmori e Silvia Santinami 
Maximal Interjector
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