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Greig Fraser, il direttore della fotografia di "Dune", svela nuovi dettagli sul film di Villeneuve

Ci sono svariate ragioni per attendere con ansia l'uscita di Dune: la regia di Denis Villeneuve, che si è dimostrato più che capace di gestire la fantascienza grazie al suo Arrival e, soprattutto, al suo Blade Runner 2049; il cast nutritissimo che va da Timothée Chalamet - nei panni di Paul Atreides - fino a Josh Brolin, Zendaya e Oscar Isaac per citarne solo alcuni; oppure anche la presenza di Greig Fraser, direttore della fotografia di film come Rogue One: A Star Wars Story e Zero Dark Thirty.

Dopo aver lavorato con Roger Deakins e con Bradford Young, un altro direttore della fotografia di talento per Villeneuve: Fraser, al momento, è tra i nomi più richiesti a Hollywood, come dimostra il suo lavoro in Dune, ma anche quello per The Mandalorian - la serie targata Disney+ - e per The Batman di Matt Reeves.

Durante un'intervista da remoto con Collider, Fraser ha parlato della sua esperienza sul set di Dune, senza ovviamente raccontare dettagli specifici, ma rivelando comunque qualcosa in più sul film che, per ora, mantiene la sua data d'uscita per metà dicembre.

Per prima cosa, il giornalista della testata ha chiesto al direttore della fotografia come fosse stato passare dal mondo della fantascienza di Star Wars a quello creato da Frank Herbert e Fraser ha risposto: "È stato piuttosto divertente, perché mi sono proprio dovuto dimenticare una buona parte di Star Wars mentre lavoravamo su Dune. Non è stato difficile, però. Denis e io abbiamo discusso da subito del modo in cui volevamo che il film fosse, a livello estetico ed emotivo, quali formati usare, eccetera, quindi è stato facile cambiare marcia. Tra le poche similitudini c'è il deserto. In realtà. io sono praticamente sicuro che George Lucas si sia ispirato a Dune nel creare Star Wars. Non so se è un sacrilegio affermare una cosa del genere, ma, in alcuni passaggi, ci sono parecchie similitudini, quindi credo sia innegabile sostenere che è stato influenzato dal lavoro di Herbert. Io ho dovuto prestare attenzione, lavorando su entrambi i mondi, per cercare di non ripetermi. Non soltanto per l'integrità del progetto, ma anche per divertirmi. Odio fare la stessa cosa due volte". 

L'intervista è poi proseguita con uno dei punti che più interessano i fan: Villeneuve ha dichiarato che Dune racconterà solo metà della storia e che ha tutta l'intenzione di girare un sequel per concludere la narrazione di Herbert, ma Fraser sostiene che, nonostante il libro sia effettivamente stato diviso a metà, questo primo Dune risulterà comunque soddisfacente e completo: "È una storia fatta e finita. È assolutamente un film epico che ha molto da dire anche da solo, gli spettatori saranno molto impressionati quando lo vedranno. Visivamente, si tratta proprio di un'avventura. Lavorare al progetto è stata una bellissima esperienza per diverse ragioni, ma soprattutto per le persone coinvolte: alcuni degli attori, oltre ad avere un talento straordinario, sono delle persone adorabili con cui sono rimasto in stretto contatto".

Fraser ha speso parole di stima anche per Villeneuve, con cui si è trovato benissimo perché entrambi hanno una passione per la bruta onestà: "Denis è un maestro e un incredibile essere umano, appassionato, spontaneo, sensibile e affettuoso. I franco-canadesi e gli australiani tendono ad avere alcuni tratti in comune, come l'essere leggermente aggressivi nell'esprimere la nostra passione quando è necessario. Villeneuve e Patrice Vermette - la production designer - sono entrambi così, estremamente entusiasti, e siamo andati d'accordo. Quando qualcosa non funzionava, avevamo tutti la stessa reazione; non si risparmiavano mai e lo trovo fantastico".

Fonte: Collider

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