Gli esercenti cinematografici del Regno Unito contro l’uso dei certificati vaccinali
26/03/2021

Nel Regno Unito, in vista della riapertura delle sale cinematografiche, prevista per il 17 Maggio 2021, il governo sta lavorando alla definizione delle regolamentazioni da adottare in materia di distanziamento, riduzione della capacità e sanificazione. Di recente è stata presentata una proposta che permetterebbe l’ingresso al sale cinematografiche solo ai clienti in possesso del certificato dell’avvenuto vaccino contro il Covid-19.

A eccezione del CEO della catena distributiva Curzon, Philip Knatchbull, che secondo The Guardian avrebbe avanzato l’ipotesi di proiezioni differenziate, per utenti vaccinati e non, il resto dei proprietari di cinema ha espresso unanimamente il proprio dissenso, rifiutandosi di implementare questa procedura, se non come ultima opzione. In particolare, gli esercenti si sono interrogati sulla logistica e sulla potenziale discriminazione derivante da una simile pratica.

Tra gli oppositori, vi è, in primis, il proprietario dello spazio indipendente Watershed, Mark Cosgrove, che ha messo l’accento sull’impatto che questo approccio avrebbe sulla mole di lavoro sostenuta da uno staff già ridotto e sull’esclusione di categorie di cittadini con minore accesso ai vaccini, come, ad esempio, le persone con disabilità. Segue il direttore esecutivo della UKCA, Phil Clapp, che ha dichiarato a Deadline la propria intenzione di non adottare la pratica dei certificati vaccinali per via di ragioni “etiche, operative e di uguaglianza”. Secondo Clapp stesso, al momento non vi sarebbero esercenti inclini al voler organizzare proiezioni separate. Alle ragioni già menzionate, un altro esercente ha aggiunto le difficoltà operative ed economiche alle quali si andrebbe incontro se si dovessero riorganizzare gli spazi a disposizione per poter rispettare la regolamentazione prevista da questa iniziativa.

L’implementazione di un sistema basato sui certificati vaccinali è già stata proposta per l’accesso ai luoghi di ristoro, soprattutto ai pub. Per quanto il Primo Ministro Boris Johnson abbia sottolineato il ruolo chiave che le certificazioni potrebbero ricoprire una volta fornito il vaccino a tutta la popolazione, la risposta delle imprese è stata negativa e, quindi, in linea con quella registrata presso gli esercenti cinematografici.

Nonostante sia probabile che prima o poi alcune sale inizino ad attuare la differenziazione delle proiezioni, nulla è ancora certo. Inoltre, rimane ancora da vedere se la data limite, entro la quale Johnson intende rimuovere la maggior parte delle restrizioni, rimarrà il 21 Giugno o verrà posticipata.


Fonte: Deadline

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