La Nbc ha annunciato che l'anno prossimo non manderà in onda la cerimonia dei Golden Globes.
Rompono nel frattempo con la Hollywood Foreign Press Association, l'Associazione della Stampa Estera di Hollywood che assegna ogni anno i premi, anche dei celebri attori: dopo Scarlett Johansson, che aveva rivolto all'HFPA accuse di sessismo, anche Tom Cruise, che ha restituito al mittente le tre statuette vinte per Jerry Maguire, Nato il quattro luglio e Magnolia.
La scorsa settimana si erano tirati indietro i colossi dello streaming Netflix e Amazon, chiedendo all'organizzazione misure "più significative" sul fronte della membership e delle regole etiche.
"Continuiamo a credere che la HFPA voglia intraprendere riforme significative - ha scritto la NBC in un comunicato - Ma cambiamenti di questa grandezza richiedono tempo e lavoro e pensiamo fermamente che l'associazione debba fare le cose per bene. Per questo non manderemo in onda i premi 2022 ma pensiamo di poterlo fare nel gennaio 2023".
Dopo le accuse di razzismo, la Hollywood Foreign Press Association è pronta a introdurre un piano grazie per aumentare la sua inclusività. Le polemiche sono scoppiate a seguito di un’inchiesta del Los Angeles Times che denunciava proprio la scarsa presenza di giornalisti neri. Attualmente fanno parte dell’HFPA 86 giornalisti e la riforma prevede un’aggiunta di 20 nuovi membri e l’obiettivo di aumentare la membership del 50% nel prossimo anno e mezzo. In ogni caso, queste nuove regole non sono state ancora approvate dagli attuali membri e la finestra temporale inizialmente richiesta dalla HFPA Association (18 mesi) per metterle in atto è stato giudicata da molti eccessiva.
Le accuse del Los Angeles Times non si fermavano qui: il quotidiano raccontava anche di una vera e propria cultura della corruzione. Secondo l’inchiesta, gli studios sovvenzionavano cene in ristoranti stellati, viaggi aerei e soggiorni in alberghi di lusso per ottenere recensioni positive sui loro film. L’articolo ha scatenato forti reazioni: aziende di pubbliche relazioni come 42 West, Id The Lede Company e molte altre hanno minacciato di tagliare l’accesso dei membri del gruppo ai loro clienti.
Non un periodo semplice per la Hollywood Foreign Press Association, solo un mese fa è stato espulso dal gruppo l’ex presidente Philip Berk a causa di una mail in cui definiva il movimento Black Lives Matter “un movimento di odio razzista.” Lo stesso Berk in passato è stato accusato di violenze sessuali verso l’attore Brendan Fraser.
Rompono nel frattempo con la Hollywood Foreign Press Association, l'Associazione della Stampa Estera di Hollywood che assegna ogni anno i premi, anche dei celebri attori: dopo Scarlett Johansson, che aveva rivolto all'HFPA accuse di sessismo, anche Tom Cruise, che ha restituito al mittente le tre statuette vinte per Jerry Maguire, Nato il quattro luglio e Magnolia.
La scorsa settimana si erano tirati indietro i colossi dello streaming Netflix e Amazon, chiedendo all'organizzazione misure "più significative" sul fronte della membership e delle regole etiche.
"Continuiamo a credere che la HFPA voglia intraprendere riforme significative - ha scritto la NBC in un comunicato - Ma cambiamenti di questa grandezza richiedono tempo e lavoro e pensiamo fermamente che l'associazione debba fare le cose per bene. Per questo non manderemo in onda i premi 2022 ma pensiamo di poterlo fare nel gennaio 2023".
Dopo le accuse di razzismo, la Hollywood Foreign Press Association è pronta a introdurre un piano grazie per aumentare la sua inclusività. Le polemiche sono scoppiate a seguito di un’inchiesta del Los Angeles Times che denunciava proprio la scarsa presenza di giornalisti neri. Attualmente fanno parte dell’HFPA 86 giornalisti e la riforma prevede un’aggiunta di 20 nuovi membri e l’obiettivo di aumentare la membership del 50% nel prossimo anno e mezzo. In ogni caso, queste nuove regole non sono state ancora approvate dagli attuali membri e la finestra temporale inizialmente richiesta dalla HFPA Association (18 mesi) per metterle in atto è stato giudicata da molti eccessiva.
Le accuse del Los Angeles Times non si fermavano qui: il quotidiano raccontava anche di una vera e propria cultura della corruzione. Secondo l’inchiesta, gli studios sovvenzionavano cene in ristoranti stellati, viaggi aerei e soggiorni in alberghi di lusso per ottenere recensioni positive sui loro film. L’articolo ha scatenato forti reazioni: aziende di pubbliche relazioni come 42 West, Id The Lede Company e molte altre hanno minacciato di tagliare l’accesso dei membri del gruppo ai loro clienti.
Non un periodo semplice per la Hollywood Foreign Press Association, solo un mese fa è stato espulso dal gruppo l’ex presidente Philip Berk a causa di una mail in cui definiva il movimento Black Lives Matter “un movimento di odio razzista.” Lo stesso Berk in passato è stato accusato di violenze sessuali verso l’attore Brendan Fraser.