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Guadagnino torna a parlare del nudo mancante e degli attori scelti per Chiamami col tuo nome

Dopo il passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo documentario su Salvatore Ferragamo e un breve corto girato in Sicilia alla fine del lockdown, Luca Guadagnino è tornato protagonista anche nella stampa internazionale per il debutto della sua serie HBOWe are who we are (in Italia andrà in onda su Sky Atlantic dal 9 ottobre) .

Lo show esplora le tematiche dell'adolescenza e della scoperta della propria identità, già affrontate dal regista in Chiamami Col Tuo Nome e queste similitudini hanno riportato a galla alcune controversie legate al film premio Oscar alla Miglior Sceneggiatura Non Originale.

In particolare era stato proprio lo sceneggiatore James Ivory a criticare alcune delle scelte di Guadagnino. Una su tutte? La scelta di rimuovere i nudi maschili integrali dal film. Stando a quanto aveva dichiarato Ivory nel 2017, la sua bozza dello script era piena di nudi di ogni tipo che erano poi stati tolti in sede di rielaborazione da Guadagnino. Il regista siciliano ha affermato: "Chiunque mi conosca non può venire a dirmi, in tutta serietà, che nella mia carriera sono stato pudico con la nudità, maschile, femminile o di altro genere. La nota di James, quindi, mi pare poco fondata e lontana dal film. Quello che chiedo io è: c'era bisogno di avere un nudo maschile integrale? Io non penso".
Guadagnino ha poi proseguito: "Forse nella sceneggiatura che aveva scritto - una bozza che poi ho rielaborato con il mio editore - c'era il desiderio di raccontare la storia attraverso una prospettiva di esposizione del nudo. Quella, però, è la sua idea del film che, purtroppo, non abbiamo potuto vedere. Non so, credo che James abbia fatto un buco nell'acqua con queste osservazioni".

Per quanto riguarda, invece, le critiche legate alla scelta di due attori eterosessuali per interpretare due uomini gay, Guadagnino si è detto contrario all'idea di poter prevedere la sessualità dei suoi attori. Parlando con The Indipendent, ha dichiarato: "Sinceramente non credo di avere il diritto di decidere se un attore è omosessuale o no. Chi sono io per sapere cosa pensa una persona di se stessa? Sì, Armie è un uomo eterosessuale con una moglie e dei figli e lo stesso si può dire di Timothée. Ma credete che gli chieda di giurare sulla loro sessualità, la loro identità, i loro desideri prima di assumerli? Non lo faccio".

Guadagnino ha poi concluso: "Se devo scegliere ciò che le persone pensano sia vero per un ruolo, non avrei modo di fare un cast. Non posso prendere un uomo gay per interpretare Oliver. Dovrei prendere un Oliver per fare Oliver perché le identità degli uomini gay sono varie quanto i fiori sulla terra. Perciò, non c'è "l'essere gay". Una persona omosessuale può essere completamente diversa da un'altra persona con lo stesso orientamento".

"Per soddisfare questo tipo di richieste dovrei trovare un Oliver per recitare ma Oliver non esiste, è il prodotto della mente di André Aciman. Quindi, per concludere, la bellezza della recitazione è la possibilità di creare e interpretare altre persone attraverso l'arte".

Fonte: Indiewire

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