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Jessica Chastain in lacrime dopo È stata la mano di Dio: «Sorrentino è il Fellini dei nostri tempi»
Jessica Chastain non riesce a contenere il proprio entusiasmo dopo aver visto in anteprima È stata la mano di Dio, l'attesissimo nuovo film di Paolo Sorrentino che sarà presentato in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia (1-11 settembre).

Se già dal trailer, diffuso pochi giorni fa, si intuiscono le potenzialità del film, le parole dell'attrice americana non fanno che accrescere l'hype per questo progetto autobiografico in cui Sorrentino ripercorre, con la consueta vena grottesca e immaginifica, alcuni momenti chiave della sua adolescenza nella Napoli degli anni '80.



«Questo film mi ha fatto piangere, ha frantumato il mio cuore in un milione di pezzi, per poi riempirmi di amore e speranza. Sorrentino è il Fellini del nostro tempo. Un'eredità pesante da raccogliere, ma secondo la mia modesta opinione è così.» Queste le commosse parole con cui Chastain ha fatto sapere tramite un tweet tutta la sua emozione.



La presentazione ufficiale di Netflix

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l'arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l'idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell'intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L'altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l'inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti tra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l'unica via d'uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione
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