Lo streaming è ormai una risorsa per tutti, anche per chi i contenuti li produce: grandi registi cinematografici fanno il salto verso il piccolo schermo e la serialità, testando i limiti della narrazione più allungata e delle diverse modalità di produzione. Tra i casi più recenti si può citare, per esempio, Damien Chazelle che ha prodotto e diretto The Eddy, serie Netflix rilasciata a inizio maggio.
Il New York Times ha, quindi, deciso di stilare un elenco di serie che portano la firma di registi cinematografici e che si sono distinte per la loro capacità di rivedere i confini del mezzo televisivo e ampliarli ancora di più.
Berlin Alexanderplatz (1980) di Rainer Werner Fassbinder
Twin Peaks (1990-1991, 2017) di David Lynch e Mark Frost - disponibile su Now Tv
Eastbound & Down (2009-2013) di Jody Hill, Ben Best e Danny McBride (con il contributo di David Gordon Green e Adam McKay) - disponibile su Chili
Top of the Lake (2013, 2017) di Jane Campion - disponibile su Chili
The Knick (2014-2015) di Steven Soderbergh - disponibile su Now TV e su Chili
Sense8 (2015-2018) di Lana e Lilly Wachowski, creata con J. Michael Straczynski - disponibile su Netflix
The Girlfriend Experience (2016-17) di Lodge Kerrigan e Amy Seimetz, tratta dal film di Steven Soderbergh - disponibile su Chili
Queen Sugar (2016-presente) di Ava DuVernay
The Young Pope (2017) / The New Pope (2020) di Paolo Sorrentino - disponibile su Now TV/Sky Go
She’s Gotta Have It (2017-2019) di Spike Lee - disponibile su Netflix
Too Old to Die Young (2019) di Nicolas Winding Refn
Devs (2020) di Alex Garland
Fonte: The New York Times