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Paul Thomas Anderson: "I film sui supereroi non hanno rovinato il cinema e Spider-Man riporterà il pubblico in sala"
Paul Thomas Anderson ha offerto il suo punto di vista sulla tendenza evidentissima a una sovraproduzione di film sui supereroi e lo ha fatto in maniera non cosi sprezzante come, invece, altri grandi maestri avevano fatto.

In una recente intervista al New Yorker, oltre a parlare del suo nuovo film, il regista di Licorice Pizza, si è soffermato sullo stato attuale dell'industria cinematografica e ammette che ci sono un sacco di interrogativi sull’argomento, ma non sottoscrive molte delle paure più ricorrenti.

Il candidato all’Oscar afferma: “Sapete cosa farà tornare il pubblico al cinema? Spider-Man. Quindi cerchiamo di essere felici per questo [...]. Ovviamente è diventato ancora più complicato fare cinema con lo streaming e la sovrabbondanza di film di supereroi".

"La maggior parte della roba non la prendo troppo sul serio. Voglio dire, sembra che ci sia un po' di preoccupazione per i film di supereroi. A me piacciono. Sembra che vada di moda dire che i supereroi hanno rovinato il cinema e cose di questo genere di cose, io non la penso così”, ha detto il regista.

Il mondo si sta preparando all'uscita di Spider-Man: No Way Home e le prime stime prevedono che spazzerà via la maggior parte dei record di incassi dell'era pandemica e porterà guadagni che ricordano più i bei vecchi tempi del 2019, quando Avengers: Endgame stava battendo tutti i record. Mentre molti sono (forse giustamente) preoccupati che i cinema stiano diventando sempre più dipendenti dai blockbuster e dai film di supereroi, Anderson pensa che far tornare la gente al cinema sia la cosa più importante in questo momento.

"Ci sono un sacco di soldi in questo momento per le persone che fanno film. Quando ho iniziato a fare film, c'erano un sacco di soldi ed erano soldi legati all'home-video. Se potevi fare un film per, diciamo, un milione e mezzo, due milioni di dollari, tenerlo sotto i tre, e avevi un paio di elementi di genere, c'era la componente home-video per fare un film che doveva essere alimentata. Che è essenzialmente la stessa cosa dello streaming: chiamatelo home video, VHS, come volete chiamarlo. È qualcosa che entra in casa tua e ti dà intrattenimento, giusto?"

Ma, ha aggiunto, "Ora è difficile trovare quello che stai cercando. Perché c'è così tanta roba. Io sono una di quelle persone che passa un'ora a guardare il palinsesto e poi finisce per essere esausta”.

Fonte: IndieWire

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