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Quentin Tarantino risponde al clamore riguardo ai piedi nei suoi film
Che si cerchi su Google o sui social media la rete è piena di risultati sul feticismo di Tarantino per i piedi. Il regista sa bene che il pubblico fa un gran parlare della cosa, ma prende il tutto con molta calma.

«Non la prendo seriamente» ha detto il regista in un’intervista a GQ anche se chi faceva l’intervista ha notato che ha emesso un “sospiro di delusione" per il fatto di aver anche solo pensato di fare una domanda del genere.

«Ci sono un sacco di piedi in molti film di buoni registi», ha detto Tarantino. «Questa è solo buona regia. Ad esempio, prima di me, la persona con cui è stato definito il feticismo dei piedi è stato Luis Buñuel, un altro regista. Hitchcock ne fu accusato e anche Sofia Coppola».

Mentre accettava il premio come Miglior attore non protagonista allo Screen Actors Guild del 2020, la star di Hollywood, Brad Pitt, ha ironizzato sulla questione. «Voglio ringraziare i miei co-protagonisti», ha detto Pitt prima di snocciolare il seguente elenco: Leonardo DiCaprio, Margot Robbie, i piedi di Margot Robbie, i piedi di Margaret Qualley, i piedi di Dakota Fanning. «Quentin ha separato più donne dalle loro scarpe rispetto alla TSA (Transportation Security Administration, un’agenzia goveranitva statunitense dedita al controllo degli aeroporti e al controllo della sicurezza dei passeggeri)», ha concluso.

Al momento Tarantino sta promuovendo il suo romanzo d’esordio, un adattamento di C’era una volta a… Hollywood. Per quanto riguarda il prossimo film il regista non ha ancora comunicato nulla in merito. Tutto ciò che ha detto è che è ancora intenzionato a seguire il suo piano di ritirarsi dalla regia dopo il decimo film, che sarà il prossimo.

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