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Quentin Tarantino: "La scena migliore di C'era una volta a...Hollywood ha più "terrore" del finale de Il silenzio degli innocenti"

Il regista definisce la sequenza dello Spahn Ranch nel suo ultimo film "una delle migliori cose che io e il mio team abbiamo mai realizzato".

Nell'ultima puntata del podcast della rivista Empire, Quentin Tarantino ha avuto modo di analizzare la sua ultima fatica, C'era una volta a...Hollywood. 

In particolare, il regista di Knoxville si è soffermato sulla lunga e inquietante sequenza ambientata allo Spahn Ranch, che vede Cliff Booth (Brad Pitt) addentrarsi nella tana di Charles Manson e dei suoi seguaci. 
Secondo Tarantino, che definisce la sequenza una delle "migliori cose che io e il mio team abbiamo mai realizzato", la scena arriverebbe ad avere più "terrore" del celeberrimo climax de Il silenzio degli innocenti, all'interno del quale Clarice Sterling (Jodie Foster) si divincola nel buio per trovare Buffalo Bill (Ted Levine), avvantaggiato dal visore notturno.

Tarantino, come al suo solito, ha spiegato accuratamente ciò che intende dire: "C'è una differenza tra suspense e terrore. La suspense è ciò che sta per accadere. Il terrore è quando hai paura di sapere esattamente cosa sta per succedere e non vuoi vederlo. Pensi al peggio".

Il regista e sceneggiatore, dall'alto della su cinefilia, reputa "magnifica" la sequenza finale del film di Jonathan Demme, ma non reputa corretto classificarla come una scena di "terrore".
Al contrario, dovrebbe rientrare nella categoria "suspense": "Non pensavo che Jodie Foster sarebbe morta. A quel punto del film, sarei stato sorpreso se fosse finito con Buffalo Bill che uccide Jodie Foster. Ho visto troppi film per pensare che sarebbe successo. Mi sono fatto prendere dal momento, ma avevo ancora un cervello da film in funzione".

La sua personale sequenza in C'era una volta a... Hollywood, invece, dovrebbe (a suo dire) essere considerata come una scena di "terrore": "Uno dei motivi per cui la scena dello Spahn Ranch funziona così efficacemente è che Cliff potrebbe morire. Dal punto di vista narrativo, cinematografico, in ogni modo e forma, non solo potrebbe morire in quella sequenza, ma drammaticamente potrebbe anche avere senso che muoia".

Insomma, lo spettatore non è così sicuro di quello che sta per accadere.
Infatti, Tarantino ha continuato: "Il pubblico è terrorizzato per Cliff. L'aria nella sala cinematografica cambia. Tutti sono sconvolti e sinceramente spaventati".

La sensazione di questo terrore l'ha sperimentata anche il montatore Fred Raskin: in una dichiarazione a IndieWire nel 2019, affermò di aver pensato che Tarantino avesse improvvisamente creato la sua versione di Non aprite quella porta, aggiungendo che "il senso di terrore che attraversa l'intera sequenza è palpabile".

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