Presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia e candidato al premio Oscar come miglior film straniero, Quo Vadis, Aida? mette in scena il massacro avvenuto nella città di Srebrenica nel 1995, durante le guerre jugoslave. In quella tragedia morirono circa 8.000 persone, per la maggioranza uomini e ragazzi, di fede musulmana.

Ispirato a una storia vera, è diretto da Jasmila Žbanić, che da quella guerra in Bosnia è sopravvissuta: “Il mondo mi è caduto addosso, le Nazioni Unite avrebbero dovuto proteggere la città ma non è stato sparato nessun proiettile” ha dichiarato la regista. Jasmila aveva 17 anni quando è cominciata la guerra e ha sempre desiderato diventare una regista: “quando tornava l’elettricità per pochi giorni facevamo pazze maratone di film.”

La regista ha ammesso di aver spesso pensato di realizzare un film su questa tragedia ma ha sempre rimandato poiché troppo legata a quei momenti: “speravo lo facesse qualcuno prima di me”. Cinque anni fa, invece, ha trovato la forza per mettere in scena quella storia, andando incontro a possibili critiche da parte di giornali e politici serbi: l’attuale sindaco di Srebrenica, Mladen Grujicic, è stato accusato di negare quel massacro in quanto genocidio.

Ad interpretare la protagonista è Jasna Duricic, che ricorda la scena in cui va alla ricerca delle ossa del proprio figlio: “Tutto sembrava così reale: quegli spazi, quelle macerie. Era l’ultimo giorno di riprese e la troupe era stranamente silenziosa sul set.” La regista inoltre è stata positivamente colpita dall’accoglienza del film fuori dal proprio paese: alcuni giornali serbi l’hanno accusata di odiare il suo popolo e qualcuno in rete l’ha accusata di disinformazione, ma il film è stato generalmente apprezzato. Sul sito del Serbian Film Center, controllato dal governo, è stato ben accolto e recensito.  

“La Serbia non è ciò che i suoi governanti sono”, ha dichiarato Jasmila Zbanic. 

Fonte: The New York Times