Scorsese e gli Osage
01/10/2023
Ogni volta che esce un nuovo film di Martin Scorsese, bisogna correre al cinema e basta.


Questa volta, uno dei più grandi registi della storia mette in scena "Killers of the flower moon", ambientato negli anni '20 del 900 in Oklahoma, sulla terra riconosciuta agli indiani Osage. Nel cast ci sono Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Brendan Fraser e tanti attori e attrici nativi: Lily Gladstone che è di origine Blackfeet e Nez Perce (Nimiipuu), la canadese Tantoo Cardinal (Cree e Metis) e Tatanka Means (Tatanka Wanbli Sapa Xila Sabe Means), di origine Oglala e Yankton Dakota.


Ma chi sono e chi erano gli Osage?


Un popolo nato nella regione dei grandi laghi e poi migrato nelle Grandi Pianure e nella valle dell'Ohio con la pressione dei più numerosi gruppi Irochesi da est e nord nel 1700, e "scoperto" dai francesi cui si deve il loro nome, probabilmente una storpiatura della parola "Wazhazhe" (che significa qualcosa come "acqua calma", "il popolo delle acque calme").


Gli Osage hanno vissuto per oltre due secoli cacciando il bisonte e combattendo per la supremazia con i popoli vicini, Caddo, Ponca, Wichita e Kiowa, spesso prevalendo e imponendo cultura e lingua (sono di lingua Siouan, come i Dakota).


Con l'espansione verso ovest dei neonati Stati Uniti d'America, gli Osage sono stati deportati dalla loro terra madre (Missouri e Kansas) verso sud e l'allora "Indian Territory" dell'Oklahoma, dove esiste ancora oggi la loro riserva.


Negli anni '20, come si racconta nel film, sul territorio degli Osage esplose il business del petrolio, scoperto alla fine dell'800. E al governo fu posto il problema di come andarselo a prendere togliendo la terra (quella poca rimasta) ai legittimi proprietari.


Ciò che ne è seguito è stata una scia mai davvero determinata fino in fondo di omicidi, morti misteriose e sparizioni di donne e uomini Osage. Il motivo? Secondo la legge in vigore fino al 1925, i diritti di proprietà e sfruttamento del terreno della Osage County potevano passare a tutti gli eredi - Osage o meno - con la successione.


Inutile dire che si sarebbe scatenata una caccia all'indiano, per levare agli Osage la terra sotto ai piedi e tutto quello che vi era ancora più sotto. Le figure chiave della vicenda furono gli equivoci "tutori" bianchi che il governo USA aveva deciso di affiancare agli Osage "che non fossero competenti" per amministrare affari e royalty, e che nell'ennesima riedizione degli scandali degli "agenti Indiani" di frontiera nel vecchio west, si sarebbero dati alla pazza gioia tra corruzione, truffe e anche omicidi.


Il film esce in Italia il 20 ottobre.


Fino al 2009, solo poco più di 20 vecchi parlavano ancora la lingua Osage.


Michele Gibin

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