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I sogni nel cassetto di Stanley Kubrick

Checché ne dica Stanis La Rochelle (personaggio della serie Boris, notoriamente avverso al regista in questione), Stanley Kubrick è riconosciuto come uno dei più grandi cineasti della storia. In prossimità del nostro workshop dedicato a uno dei colossi per antonomasia della macchina da presa, vi proponiamo una panoramica su ciò che poteva essere, e non è stato. Qui di seguito troverete tutte le idee e i progetti che sono stati soltanto sfiorati dal genio di Kubrick, ma che, per cause avverse, non hanno mai visto la luce.

Il Blue Movie e il film sull’era nazista sono le due idee che il grande cineasta statunitense ha soltanto accarezzato, senza poi mettere mano concretamente al progetto. Con Blue Movie Kubrick valutava di cimentarsi con il genere pornografico, andando a realizzare il primo film a luci rosse ad alto budget. L’opera di riferimento in questo caso sarebbe stata l’omonimo romanzo di Terry Southern, già sceneggiatore di Kubrick per il film Il Dottor Stranamore (1964). Il secondo progetto girava attorno alle figure di Joseph Goebbels, uno dei più importanti gerarchi nazisti, e del regista tedesco Veit Harlan. A causa dei numerosi progetti a cui si dedicò il regista a cavallo fra gli anni ’70 e gli anni ’80 le due suggestioni rimasero tali, condannate a restare intrappolate in quel limbo di idee mai sbocciate.

Fra i progetti che ebbero un primo trattamento in sede di sceneggiatura troviamo: The Burning Secret, tratto dall’omonimo romanzo di Stefan Zweig, dramma in cui un annoiato barone si finge amico del giovane Edgar con lo scopo di sedurre sua madre; Natural Child, tratto dall’omonimo romanzo di Calder Willingham, che segue la storia di quattro giovani bohémien nella New York di metà ‘900; Lunatic at Large, il cui trattamento venne scritto dallo scrittore pulp James Thompson; The German Lieutenant, la cui sceneggiatura, riguardante la storia di due ufficiali tedeschi impegnati in una missione suicida durante la Seconda Guerra Mondiale, venne scritta a quattro mani da Kubrick e Richard Adams; I Stole 16 Million Dollars, tratto dall’opera autobiografica di Herbert Emerson Wilson, ragazzo destinato a prendere i voti come sacerdote, e finito per diventare un astuto ladro; Shadow on the Sun, ispirato a un dramma seriale radiofonico, racconta una storia di fantascienza che, secondo le indiscrezioni, era un incrocio tra La guerra dei mondi (2005) e Mars Attacks! (1996); un film sulla guerra di secessione americana.

Fra i film invece che il grande cineasta statunitense ha abbandonato e che sono stati in seguito completati da altri troviamo: I due volti della vendetta (1961) sarebbe stato il primo western di Kubrick ma il rapporto complicato con Brando si saturò a tal punto da portare il grande cineasta a lasciare la cabina di regia (la pellicola venne poi terminata da Brando); A.I. – Intelligenza artificiale (2001), opera che venne rimandata da Kubrick per permettere alle tecnologie digitali di progredire a tal punto da rendere filmabile ciò che aveva soltanto immaginato, con la morte del regista nel 1999 il progetto venne portato avanti da Steven Spielberg.

Arriviamo infine a due grandi progetti che furono abbandonati dal regista proprio in fase di preproduzione: il primo portava il titolo di Aryan Papers ed era un progetto riguardante la storia dell’Olocausto, la pellicola non vide mai la luce a causa di un ripensamento (probabilmente scaturito anche dalla visione di Schindler’s List) del regista, il quale ritenne gli orrori dell’Olocausto degli abissi troppo profondi per essere ripresi dal mezzo cinematografico; Napoleon, colossal incentrato sulla vita dell’imperatore Napoleone Bonaparte (Jack Nicholson venne contattato per la parte), sogno a lungo inseguito dal grande cineasta e poi sfumato per l’eccessiva difficoltà produttiva.

 

Simone Manciulli

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