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The Irishman: un trionfo le prime recensioni del film di Martin Scorsese dal New York Film Festival

The Irishman di Martin Scorsese ha finalmente fatto il suo debutto al New York Film Festival. 

Le prime reazioni all'epopea gangster del maestro newyorkese sono arrivate da critici cinematografici e giornalisti presenti e, per la maggior parte, sono assolutamente positive quando non entusiastiche, con il film puntualmente inondato e sommerso di elogi.

The Irishman "è come un grande album di successi di un maestro del mezzo. Sì, è positivo", ha scritto su Twitter il critico di riferimento di IndieWire, Eric Kohn. “L'artificio dell'invecchiamento è più una funzionalità che un bug. Non è "lento". Spesso si muove come un lampo e altrove è decisamente bressoniano". Il critico cinematografico Chris Evangelista aggiunge: "The Irishman è un capolavoro. Divertente, epico e soprattutto malinconico. È Scorsese che affronta l'invecchiamento, i lasciti e la mortalità".

In fondo all'articolo trovate una selezione di tweet di noti critici anglofoni, tutti assolutamente lusinghieri con la nuova fatica di Scorsese.

A tre anni di distanza da Silence, il regista newyorkese siede nuovamente dietro la macchina da presa per un gangster movie che segna per lui (e per i suoi attori) un "ritorno alle origini": per l'occasione raduna un cast storico e a dir poco stellare, che vede come protagonisti indiscussi Robert De Niro, Joe Pesci e Al Pacino (tre mostri sacri per la prima volta insieme sul grande schermo); a completare il team Harvey Keitel, altro attore feticcio di Scorsese, Bobby Cannavale, Anna Paquin, Jesse Plemons, Stephen Graham e Jack Huston.

In programma alla prossima Festa del Cinema di Roma (17 - 27 ottobre), The Irishman sarà disponibile su Netlfix a partire al 27 novembre.

La sinossi ufficiale recita così: Una saga epica sul crimine organizzato nell’America del dopoguerra, vista dagli occhi del veterano della Seconda guerra mondiale Frank Sheeran, un imbroglione e sicario che aveva collaborato con le più note personalità del 20° secolo. Coprendo alcuni decenni, il film ripercorre i fatti legati a uno dei misteri irrisolti più famosi della storia americana, la scomparsa del leggendario presidente del sindacato degli autotrasportatori Jimmy Hoffa, offrendo uno spaccato inedito degli angoli nascosti della criminalità organizzata: il suo modo di operare, le rivalità e i collegamenti con la politica.

Fonte: IndieWire

 

 

 

 

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