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Madres paralelas apre Venezia 78, Penélope Cruz: «Sono diventata attrice perché innamorata del cinema di Almodóvar»

Ci siamo: al via la 78. Mostra del Cinema di Venezia e, a inaugurare la kermesse, uno dei film più attesi: Madres paralelas, in cui Pedro Almodóvar torna a riscoprire l'universo femminile, la maternità e la famiglia. Il film ha un magnifico cast in cui Penélope Cruz, Milena Smit e Aitana Sánchez-Gijón interpretano le tre madri della storia e Israel Elejalde il ruolo del personaggio maschile. Il cast è completato da Julieta Serrano e Rossy de Palma.

 


«Sono felice di essere a Venezia, qui c’è una grande festa del cinema. È un settore che ha molto sofferto a causa della pandemia ed è giusto che ora si riparta»: Penélope Cruz è sbarcata al Lido insieme al regista e alla co-protagonista Milena Smit per partecipare alla conferenza stampa di Madres paralelas, film d'apertura della manifestazione.

 


"Madres paralelas è stato un viaggio travolgente, e un regalo. È stato un onore fare parte di qualcosa di così importante. Credo che questo sia uno dei personaggi più difficili che io abbia mai interpretato ma mi ha permesso di conoscere molto di me stessa", ha dichiarato Cruz, e Almodóvar ha aggiunto: "Sono interessato ora alle madri imperfette, alle madri che hanno avuto esperienze complesse e di sofferenza. Le madri che ho ritratto nei miei precedenti film erano differenti, ispirate alla grandezza delle donne che ho incontrato nella mia vita".



Almodóvar e Cruz, un legame artistico e umano fortissimo che rende ancor più emozionante ritrovarsi sul set. Ecco alcune dichiarazioni in merito:

Cruz: Io e Pedro abbiamo collaborato numerose volte. Sembra quasi che io sia ossessionata e che lo supplichi di chiamarmi per i suoi prossimi progetti ma lo rispetto troppo come persona per farlo. Non sono mai io a cercarlo ma, quando arriva una sua chiamata, vi posso garantire che è la telefonata di lavoro che più mi rende felice. Mi sono molto fortunata ad aver avuto così tante occasioni per poter collaborare con lui. Abbiamo esplorato diversi personaggi in altrettanti film. Pensate, io ho deciso di diventare un'attrice proprio perché mi sono innamorata del suo cinema e avevo il sogno di poter essere diretta da Pedro. Due anni dopo, è arrivata la prima chiamata e la prima collaborazione. Il resto è storia. A entrambi piace lavorare sodo e duramente. Ogni volta che sono su un set con Pedro mi sento al sicuro perché lui non è mai distratto, è lì per noi in quelle ore e ci concede tutto se stesso. Non si distrae neanche mezzo secondo al telefono e questa è una qualità rara oggigiorno.

Almodóvar: Io so bene che Penélope non mi cercherà mai al telefono per chiedere se può recitare in un mio film, ma so altrettanto bene che aspetta la mia telefonata più di ogni altra cosa. Quando scrivo un personaggio che ha più o meno l'età di  Penelope, lei è sempre la prima a cui penso e che contatto per sapere se le interessa il progetto. La ammiro moltissimo come attrice, eppure la qualità principale per cui mi trovo bene con lei al lavoro è che siamo in perfetta sintonia. Io e lei parliamo la stessa lingua. Io, lo ammetto, sono un regista molto esigente, ma lei sul set mi concede sempre tutta se stessa. E' una lavoratrice instancabile, non spreca mai tempo e si mette in gioco dall'inizio alla fine dell'intera lavorazione a partire dai giorni di prova. 

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