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I film di Wim Wenders da vedere in streaming
Il viaggio, il rapporto stretto tra musica e immagini e al fascino per Stati Uniti sono solo alcuni punti della poetica autoriale di Wim Wenders, regista che nel corso della sua lunga e proficua carriera ha sperimentato sia nei generi, realizzando diversi documentari, sia nello stile che nei formati, realizzando ad esempio il suo Pina con il 3D. In streaming è possibile recuperare diverse delle sue opere, fino all'ultima, Papa Francesco: Un uomo di parola, del 2018. La stragrande maggioranza di esse è disponibile su Amazon Prime Video, dov'è possibile fare una vera e propria scorpacciata del cinema di Wenders. 

Alice nelle città (1974) – Amazon Prime Video



Muovendosi in direzione opposta rispetto a quella che Wenders stesso seguirà nel corso della sua carriera, il viaggio di Philip e Stella si sposta dall'astratta impersonalità degli Stati Uniti fino al cuore delle radici e dell'appartenenza tedesca, nella città di Wuppertal. Come unica guida i due hanno una fotografia, documento di un paesaggio urbano ed esistenziale impossibile da riconoscere se non attraverso la visione potenziata del ricordo. 

Falso movimento (1975) – Amazon Prime Video



Pesante l'influsso letterario di Peter Handke, nel film traslato in verbosi monologhi interiori che accompagnano gli spostamenti di Wilhelm. Cerebrale e freddo come pochi altri lavori di Wenders, in buona parte del suo sviluppo sembra avanzare per inerzia, totalmente slegato da qualsiasi logica di convenzionale consequenzialità narrativa. Vive i suoi momenti migliori quando l'immagine sovrasta la parola, nei lunghi piani-sequenza che senza soluzione di continuità esprimono il senso di un movimento che, mai come in questo caso, è deriva, abbandono, risacca. 

L’amico americano (1977) – Amazon Prime Video



Anima cinefila mitteleuropea, imbevuta di amore per il cinema statunitense e diffidenza verso la macchina produttiva hollywoodiana, Wenders, con questo film girato tra Amburgo, Parigi e New York ha realizzato una delle sue opere più riuscite. Abbastanza diverso nella trama rispetto al romanzo, è un thriller psicologico in cui la tensione si costruisce attraverso un' eccellente caratterizzazione dei due personaggi principali. 

Lo stato delle cose (1982) – Amazon Prime Video



Dominante nella pellicola è un crepuscolare sentore di morte, percepibile già nel bellissimo incipit con il “film nel film” fantascientifico. Lo sguardo di Wenders, colto in uno dei momenti più difficili della sua carriera, reduce della travagliata esperienza americana con Francis Ford Coppola, è gravido di sfiducia e pessimismo e conosce una pacificazione solo nel fulminante finale, quando il regista suo alter ego poco prima di morire filma un'ultima, fatale, panoramica americana. 

Paris, Texas (1984) – Amazon Prime Video



Film cardine dell'intera opera di Wim Wenders, costruisce la sua grandezza, oltre che sull'innegabile capacità di un cineasta qui nel pieno della sua ispirazione, su tre elementi fondamentali. Straordinaria è l'interpretazione di Harry Dean Stanton, culmine di tutta la sua carriera, nei panni di un muto rabdomante dell'anima in fuga da un doloroso passato. Ottima è la sceneggiatura di Sam Shepard, in mirabile equilibrio tra lirismo e malinconia. Vette altissime sono raggiunte dalla colonna sonora di Ry Cooder, pietra miliare della slide guitar contaminata con influenze mariachi

Il cielo sopra Berlino (1987) – Amazon Prime Video



È il film-simbolo, cruciale in tutto il decennio, che ha consacrato Wenders, reduce da una lunga parentesi americana, come uno dei più importanti cineasti europei. Prima di ogni altra cosa, è un inno d'amore a una città ancora segnata da una profonda anomalia, in cui il Muro costituisce un limite terrestre invalicabile, ma lo spazio aperto del cielo sopra quel Muro rimanda a un ideale assoluto di libertà. In questo spazio fluttuano gli angeli di Wenders, fuori dal tempo ma dentro la Storia. Due i protagonisti, come due le città separate dal muro, divisi da destini contrapposti. 

Appunti di viaggio su moda e città (1989) – Amazon Prime Video



Spiazzato dalla richiesta dei francesi di dedicare un film a uno stilista, Wenders ha scelto quello a lui più congeniale, per spirito cosmopolita e linguaggio espressivo minimalista. Nella lucida consapevolezza di Yamamoto, Wenders intravede una vera e propria poetica autoriale e si spinge in un interessante parallelismo tra cinema e moda, regia e sartoria, pellicola e tessuto. Nella ripresa digitale Wenders individua il mezzo più adatto per cogliere le trasformazioni metropolitane giapponesi in atto sul finire degli anni Ottanta, ma al digitale accosta riprese analogiche, formando un complesso mosaico di immagini in movimento.

Buena Vista Social Club (1999) – Amazon Prime Video



Da sempre interessato alla musica come componente imprescindibile di ogni viaggio, Wenders in questo ispirato documentario musicale segue il percorso iniziato dall'amico Ry Cooder nel 1996, quando il chitarrista iniziò a ricercare esponenti della musica cubana tradizionale per una serie di registrazioni. Molte della figure che nel dopoguerra avevano goduto di enorme popolarità, con il passare degli anni, erano finite nel dimenticatoio e a diversi grandi artisti le dure condizioni socio-economiche dell'isola avevano impedito del tutto di continuare l'attività musicale. 

Pina (2011) – a noleggio su AppleTv+



Vibrante e intenso, è tra i più innovativi e riusciti lavori documentari girati da Wenders in carriera. Senza didascalismi illustra il singolare metodo di lavoro della Bausch, basato sulla espressione, attraverso la danza, di sentimenti e stati d'animo personali ricercati individualmente da ogni singolo ballerino. Il linguaggio verbale per tutta la durata del film è sostituito da quello del corpo, tanto nelle magnifiche coreografie quanto nei ricordi dei “danzattori” del Thanztheater di Wuppertal, le cui voci fuori campo sono evocate da significativi primi piani muti. 

Il sale della terra (2014) – Amazon Prime Video



Wim Wenders racconta in un altro documentario lo sguardo di uno dei più importanti fotografi in attività tra il XX e il XXI secolo, facendosi aiutare dal figlio (co-regista) e soprattutto dalla voce dello stesso artista che commenta le sue opere. Composto quasi interamente dalle fotografie di Salgado, Il sale della terra mostra una galleria d'immagini di sublime bellezza, valorizzate ancor di più dal formato del grande schermo. Fotografie sublimi, brutali, magnifiche e inquietanti: quello di Salgado è uno sguardo impegnato (sono ripresi i conflitti internazionali; le carestie) e poetico al tempo stesso (la maestosità della natura e degli animali), perfettamente in linea con quello che Wenders ha mostrato nel corso della sua carriera. 

Cattedrali della cultura (2014) – Amazon Prime Video



Da un'idea di Wim Wenders, un progetto indubbiamente curioso, perfetto per la televisione ma passato anche al cinema, il cui fine è quello di rappresentare sullo schermo l'anima di questi importanti edifici, le “cattedrali della cultura”. I palazzi sono visti come scrigni di una memoria collettiva da cui attingere per ricordare, conoscere, comprendere. I registi danno una propria visione dei personale di questi luoghi: la Filarmonica di Berlino, icona della modernità; la Biblioteca Nazionale Russa, impero silenzioso delle idee; il Carcere di Halden, prigione modello che rieduca alla vita e al pensiero; il Salk Institute, monastero della scienza in California; il Palazzo dell'Opera di Oslo, una simbiosi futurista di arte e vita; il Centre Pompidou, una macchina della cultura moderna.

Ritorno alla vita (2015) – Amazon Prime Video



Un film in cui riconoscere la mano del (grande) regista che l'ha diretto è praticamente impossibile. Non c'è davvero nulla dello stile di Wim Wenders in questa pellicola pacchiana, dove il senso di colpa che attraversa l'esistenza del personaggio è trattato in maniera superficiale e inconsistente. Dopo un inizio quasi dignitoso, il film crolla miseramente a causa di una sceneggiatura fiacca e ridondante, incapace di dare spessore a un gruppo di personaggi scritti senza impegno.

Submergence (2017) – Amazon Prime Video



Tratto dall’omonimo romanzo di J.M. Ledgard, quello di Wim Wenders è un abborracciato mélo sentimentale pieno di cadute di tono e di stile, che si sporca le mani con temi altisonanti e profondi conflitti bellici ed esistenziali provvedendo a gettarli puntualmente e precocemente alle ortiche. Non si salva davvero nulla in quest’immersione di cattivo gusto negli abissi profondi del kitsch romantico più patinato, che tenta senza troppo nerbo di legittimare le proprie derive ma si spiaggia prima ancora di salpare. 

Papa Francesco – Un uomo di parola (2018) – Amazon Prime Video



Alternando immagini di repertorio a interviste realizzate appositamente per il film, Wenders non intende ricostruire la vita di Bergoglio ma si concentra esclusivamente sulla sua carriera papale cercando di mettere in luce la forza e la sapienza comunicativa che una figura di tale peso deve possedere. Politica, religione, etica, integrazione sono solo alcune delle tematiche sulle quali il Papa viene provocato, eppure il presentimento di fronte a un simile prodotto è quello di assistere a un lavoro su commissione, mirato più a dare smalto al protagonista invece che indagarlo in via del tutto obiettiva.
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