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"Una serie di sfortunati eventi": Cosa significa VF? "Il Vile Villlaggio" contiene la risposta

Nuovo libro, nuova coppia di episodi e nuova avventura per i tre fratelli Baudelaire, che dopo aver visto svanire la possibilità di salvare i Pantano, anche a causa della complice del conte Olaf, Esmé (Lucy Punch), ora vengono condotti in un luogo sperduto nel deserto, che sembra essere uscito da un film western, in cui a prendersi cura di loro, stando alle parole del signor Poe, sarà la comunità intera.


Il Vile Villaggio inizia così: una località che si chiama VF (in lingua originale VFD), una siglia che chi ha letto tutti i romanzi di Una serie di sfortunati eventi conosce bene e che chi invece sta guardando la serie per la prima volta imparerà ben presto a scoprire, dopo che già negli episodi precedenti (L’atroce accademia e L’ascensore ansiogeno) era stato menzionato dai fratelli Pantano, lasciando intendere che dietro quella sigla si nascondesse un mistero ben più grande e che in qualche modo avesse a che fare con la morte dei coniugi Baudelaire e con le ricchezze dei tre ragazzi.



Barry Sonnenfeld, tornato dietro la macchina da presa, adatta lo stile grottesco e dark dai colori pastello dei primi episodi al genere western, declinato e semplificato per adattarsi alla trama ma che comunque mantiene elementi essenziali riconoscibili e apprezzabili. Meno frizzante rispetto agli episodi di Bo Welch, questa coppia pone maggiore attenzione nei confronti del mistero, dell’aspetto bigotto e chiuso di un villaggio in cui si possono rapire dei bambini ma non si può tentare di uccidere un corvo (simbolo del luogo, presagio di sventure) e in cui è proibito leggere, emanciparsi o utilizzare qualsiasi tipo di tecnologia.


Fiaba e western si incontrano, dunque, in una trama che si infittisce, con la presenza di Esmé (qui nei panni di Sarah Petunia Alexandra Maryellen, o più semplicemente, dell’agente Luciana) e del conte Olaf nei panni del detective Dupin, quantomai spavaldo e al limite dell’assurdo nell’abbigliamento e nei modi di fare: farsesco, ma funziona. L’inutile e deleterio Poe dovrebbe essere arrivato alla sua ultima apparizione, per fortuna dei Baudelaire, mentre c’è da chiedersi quale sia il destino di Jacques Snicket (Nathan Fillion): che L’Ostile Ospedale possa portare chiarimenti in merito?


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