La ballata di Buster Scruggs
The Ballad of Buster Scruggs
Durata
132
Formato
Regista
Sei storie indipendenti ambientate nel leggendario Far West: pistoleri canterini, uomini di spettacolo, cercatori d'oro e carovane in viaggio sono solo alcuni degli irriverenti protagonisti che animano la narrazione.
A otto anni di distanza da Il grinta (2010), i fratelli Coen tornano a fare i conti con il genere western, dirigendo questa volta un film a episodi composto da sei cortometraggi che danno vita a un mosaico buffo, goliardico e scanzonato nella perfetta misura del loro stile. Si fa presto a innamorarsi delle "macchiette" create dai registi (primo fra tutti il Buster Scruggs del titolo), ma quello che sembra mancare, purtroppo in maniera evidente, è un disegno collettivo degno di nota, in grado di amalgamare i vari segmenti in un progetto più compatto. La ballata di Buster Scruggs, infatti, alterna momenti grotteschi e surreali (i primi due episodi) a sequenze più cupe e malinconiche (l'episodio con Liam Neeson su tutti), alternando passaggi riusciti e altri meno incisivi. I Coen si divertono in regia e in fase di scrittura, ma non riescono a condurre il loro lavoro oltre la soglia del godibile. Il film prende le mosse da alcuni classici modelli che hanno reso gloriosa la narrazione di frontiera: dal cowboy solitario alla diligenza, passando per il cercatore d'oro. Tra i tanti attori in campo, una menzione speciale al sempre carismatico Tom Waits. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, dove ha vinto per la miglior sceneggiatura.
A otto anni di distanza da Il grinta (2010), i fratelli Coen tornano a fare i conti con il genere western, dirigendo questa volta un film a episodi composto da sei cortometraggi che danno vita a un mosaico buffo, goliardico e scanzonato nella perfetta misura del loro stile. Si fa presto a innamorarsi delle "macchiette" create dai registi (primo fra tutti il Buster Scruggs del titolo), ma quello che sembra mancare, purtroppo in maniera evidente, è un disegno collettivo degno di nota, in grado di amalgamare i vari segmenti in un progetto più compatto. La ballata di Buster Scruggs, infatti, alterna momenti grotteschi e surreali (i primi due episodi) a sequenze più cupe e malinconiche (l'episodio con Liam Neeson su tutti), alternando passaggi riusciti e altri meno incisivi. I Coen si divertono in regia e in fase di scrittura, ma non riescono a condurre il loro lavoro oltre la soglia del godibile. Il film prende le mosse da alcuni classici modelli che hanno reso gloriosa la narrazione di frontiera: dal cowboy solitario alla diligenza, passando per il cercatore d'oro. Tra i tanti attori in campo, una menzione speciale al sempre carismatico Tom Waits. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, dove ha vinto per la miglior sceneggiatura.