Quattro minuti
Vier Minuten
Durata
112
Formato
Regista
Chiusa in carcere per omicidio, l'instabile e ribelle Jenny von Loeben (Hannah Herzsprung) si inimica detenute e secondini a causa del suo temperamento violento. Notata dalla matura Gertrud (Monica Bleibtreu), insegnante di pianoforte che intravede in lei un talento in erba, inizia a prendere lezioni: avrà l'occasione di riscattarsi da una vita di brutture.
Chris Kraus produce, scrive e dirige un ambizioso dramma formativo che pone al centro della narrazione l'incontro-scontro tra due personalità agli antipodi: l'acerba e inquieta Jenny e la tenace Gertrud, la quale vede nella giovane una possibilità per lenire i rimorsi di uno scomodo passato. Il tema di base, non certo originale (il maestro e l'allievo, con tutti gli annessi del caso), regala ben poche sorprese e Kraus svilisce l'apparente intenzione di tratteggiare un cinema alternativo, indipendente e “di rottura”, cadendo nella retorica dilagante e negli stereotipi più biechi (i traumi, la violenza, l'ombra della Storia). Lo stile, in ogni caso, è adeguato e funzionale e la rabbia strisciante che innerva il film riesce a tratti a colpire nel segno, costruendo un climax tensivo non poco disturbante. Cast in discreta forma, con Hannah Herzsprung impegnata in un ruolo ricco di sfumature e tutt'altro che facile. Musiche di Annette Focks, fotografia di Judith Kaufmann.
Chris Kraus produce, scrive e dirige un ambizioso dramma formativo che pone al centro della narrazione l'incontro-scontro tra due personalità agli antipodi: l'acerba e inquieta Jenny e la tenace Gertrud, la quale vede nella giovane una possibilità per lenire i rimorsi di uno scomodo passato. Il tema di base, non certo originale (il maestro e l'allievo, con tutti gli annessi del caso), regala ben poche sorprese e Kraus svilisce l'apparente intenzione di tratteggiare un cinema alternativo, indipendente e “di rottura”, cadendo nella retorica dilagante e negli stereotipi più biechi (i traumi, la violenza, l'ombra della Storia). Lo stile, in ogni caso, è adeguato e funzionale e la rabbia strisciante che innerva il film riesce a tratti a colpire nel segno, costruendo un climax tensivo non poco disturbante. Cast in discreta forma, con Hannah Herzsprung impegnata in un ruolo ricco di sfumature e tutt'altro che facile. Musiche di Annette Focks, fotografia di Judith Kaufmann.