Scarlatti

La notte di Halloween del 1962 un ragazzino (Lukas Haas) viene rinchiuso dai bulli nel ripostiglio della scuola. Assisterà all'apparizione di una bambina-fantasma (Joelle Jacobi) che si mostra nel momento del suo brutale omicidio, avvenuto sei anni prima, e deciderà di aiutarla a incastrare il suo assassino.

Bizzarro fanta-horror dall'aspetto più favolistico che spaventoso, Scarlatti (titolo ben più cretino dell'originale Lady in White) gioca sull'immaginario infantile e sul divario che spesso c'è tra la sensibilità dei bambini, accusati di avere troppa fantasia, e l'incapacità di ascoltare degli adulti. Lo spunto è buono e alcune sequenze (in particolare l'assassinio della piccola Melissa, nel ripostiglio che affaccia sul cimitero) riescono a essere veramente inquietanti, ma l'insieme è troppo tirato per le lunghe, con il colpevole che continua a rispuntare fuori e minacciare il protagonista. Gli effetti speciali sono caserecci, specie nel finale, ma più che irritare inteneriscono. Il giovanissimo Lukas Haas, reduce dal successo di Witness – Il testimone (1985) incarna bene le insicurezze e la purezza d'animo del piccolo e coraggioso Frankie Scarlatti.