Buon viaggio, Charlie Brown, e non tornare indietro

In occasione di un gemellaggio studentesco, or­ga­niz­za­to dal­la loro scuo­la con stu­den­ti fran­ce­si, Charlie Brown viene scelto assieme a Linus, Piperita Patty e Marcie per lo scambio culturale. I quattro partono quindi per pas­sa­re due set­ti­ma­ne in un villaggio di Fran­cia, seguiti da Snoopy e Woodstock. Prima della partenza, Charlie scopre di aver ricevuto una lettera da una certa Violette che lo inviterebbe come ospite presso un edificio chiamato Chateau Mal Voisin. Ma appena arrivati, sotto una pioggia battente, non trovano nessuno a riceverli e il loro soggiorno avrà degli sviluppi imprevisti e poco rassicuranti. 

Si tratta del quarto film d'animazione dei Peanuts, uscito negli Stati Uniti nel 1980 e distribuito vent'anni dopo dalla Paramount. Nonostante siano state quasi del tutto risolte le difficoltà di dare alle "strisce" di Schultz una struttura narrativa solida (che risultava discontinua nei precedenti Arriva Charlie Brown e il commovente Snoopy cane contestatore) e nonostante non manchino trovate umoristiche, viene come cancellata la rapidità del frammento e si avverte una certa prolissità. Rifinito a livello narrativo dunque, ben strutturato, con disegni dell'ambientazione più curati, musiche gradevoli ma forse piatto, senza estro e dal ritmo non infallibile. Un po' debole, ma comunque non trascurabile, nella sua progressione drammatica. I momenti migliori e più vispi li danno Snoopy e Woodstock: con loro si ci diverte spesso.