Chiunque abbia sfogliato le affascinanti pagine di uno dei più fortunati romanzi per “young adults†(in realtà godibilissimo a tutte le età) degli ultimi anni, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, non può che aver pensato che sarebbe stato perfetto un adattamento cinematografico diretto dal regista più dark e sognatore in circolazione, mister Tim Burton. E infatti il lungimirante cineasta di Burbank si è accaparrato i diritti letterari e uscirà nel settembre 2016 con la sua versione per il grande schermo del romanzo, supportato da un cast di alto livello: nei panni del protagonista Jacob Portman ci sarà Asa Butterfield (la giovanissima star di Hugo Cabret, visto anche in Ender’s Game e Il bambino con il pigiama a righe), affiancato da Samuel L. Jackson, Chris O'Dowd e Judi Dench. Sarà poi la bellissima Eva Green (già diretta da Burton in Dark Shadows) a vestire i panni della magnetica Miss Peregrine, misteriosa direttrice della casa per bambini speciali del titolo. Debutto autoriale dell’autore americano Ransom Riggs, il libro nasce come un progetto fotografico di immagini di ragazzini di epoche passate, in stile Diane Arbus, spesso inquietanti e tenebrosi, ma su consiglio dell’editore, Riggs decise di costruirci una vicenda intorno e trasformarlo in una sorta di romanzo illustrato. La storia dell’orfano Jacob, che, indagando sulle origini del nonno, scopre un orfanatrofio sospeso nel tempo che ospita un gruppo di bambini dotati di poteri magici, contiene quella componente “freak†tanto cara al regista californiano e i toni gotici emanati dalle fotografie in bianco e nero sembrano fatti apposta per il suo stile in bilico tra il fiabesco e l’orrorifico. Vera protagonista del romanzo (e, supponiamo, del film) sarà però Miss Peregrine, tutrice capace di trasformarsi e di compiere magie che faranno dimenticare ai suoi bambini di essere esclusi dal mondo per la propria diversità e per la propria condizione di orfani, mentre la guerra rimane come strisciante metafora al fondo delle vicende. Possiamo solo aspettarci un grande risultato da un Tim Burton che, dopo qualche esito alterno (Big Eyes e lo stesso Dark Shadows, simpatico divertissement lontanissimo però dai suoi risultati migliori) torna finalmente a cimentarsi con una materia a lui famigliare, anzi quasi scritta su misura per il suo immaginario unico. Correte allora a recuperare il romanzo (che ha anche un seguito, Hollow City. Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine), in attesa che arrivi in sala il nuovo (speriamo) sorprendente film di Burton.