L'ultima volta che abbiamo visto Cetto La Qualunque sui nostri schermi era nel 2012, con Tutto tutto niente niente. Adesso, a 7 anni di distanza, Antonio Albanese torna a vestire i panni del losco politico calabrese in Cetto c'è, senzadubbiamente, terzo capitolo della trilogia dedicata a questo personaggio.
Il film, diretto sempre da Giulio Manfredonia, è stato scritto dallo stesso Albanese e da Piero Guerrera, mentre della produzione si sono occupate la Wildside di Mario Gianani e Lorenzo Mieli, la Fandango di Domenico Procacci e la Vision Distribution.
La sinossi recita: A dieci anni dalla sua elezione a sindaco di Marina di Sopra, di Cetto la Qualunque (Antonio Albanese) si erano perse le tracce. Scopriamo che vive in Germania e, messa da parte ogni ambizione politica, Cetto, per i tedeschi, è soltanto un irresistibile e pittoresco imprenditore di successo, che considera la Germania una terra di conquiste e la mafia un marchio di qualità. La sua catena di ristoranti e pizzerie infatti spopola; ha una bella compagna tedesca e due suoceri neonazisti che lo guardano con la simpatia riservata ai migranti. Il richiamo della sua terra tuttavia resta forte e la notizia dell’aggravarsi delle condizioni dell’amata zia che lo ha cresciuto, lo induce a tornare sul luogo del delitto e del diletto. In Italia la zia gli rivelerà qualcosa sul suo passato e sui suoi natali che cambierà per sempre il corso della sua vita e, purtroppamente, anche quelli di tutti noi. Cetto torna al comando e questa volta le conseguenze possono essere imponderabili.
Ecco qui il trailer con le prime immagini del film, nelle sale italiane dal 21 Novembre: