Dragoncelli di fuoco. Il primo (non) film di Paolo Sorrentino, di Stefano Loparco, è il nuovo saggio della collana Bietti Fotogrammi, di Bietti Edizioni: titolo che va ad aggiungersi a Magical Cinema Tour e 7 chiavi per Ennio Morricone, della stessa collana.
Domenica pomeriggio, alle 17.30, sarà l'occasione per parlare del libro, in cui si svelano i segreti dell'esordio di Paolo Sorrentino dietro la macchina da presa, prima dei grandi capolavori come Il divo o La grande bellezza: per l'occasione sarà presente Ilaria Floreano, curatrice di Bietti Fotogrammi, assieme a Maurizio Fiume, docente di sceneggatura di Napoli, e il nostro redattore Simone Soranna.
L'evento sarà trasmesso in diretta anche sulla nostra pagina Facebook, mentre è possibile acquistare il saggio, disponibile in versione ebook o cartacea, sia sul sito della casa editrice che su Amazon.
Nell'attesa vi sveliamo una piccola anteprima del saggio:
«E con l’università, come va? Scienze politiche, vero?»
«Bene zio, procede. Economia e commercio»
«Allora il prossimo anno ti laurei?»
«Non esageriamo. Se va bene tra due, forse tre»
«Bravo Popi! E poi, fai domanda al Banco?»
«Sì, credo di sì»
«Buono! Buono! Un altro Sorrentino in banca».
Paolo non seppe dire. Scrollò inavvertitamente le spalle continuando a mescolare lo zucchero nella tazzina, una splendida ceramica blu cobalto con i bordi in foglia d’oro. Aveva imparato a mentire con naturalezza, senza peraltro riuscire ad attribuirsi alcuna prerogativa sul futuro. Bisogna essere molto bravi o fortunati per farsi una carriera, roba da uomini in mostrina e lacchè, non lui.
«Zia, ’o meglio cafè ’e Napule se beve ccà! ’O ssaje o no?» cianciò Paolo chiudendo quel segmento di pensieri ostili – alla supremazia delle emozioni avrebbe sempre contrapposto la ragione e una lamella di scazzo quotidiano – per poi darsi alla tiritera.