L'accoglienza alla Mostra del Cinema di Venezia è stata trionfale: preludio a qualcosa di ancor più importante? È ciò che, a quanto pare, pensano i critici stranieri, che l'hanno visto al Festival di Telluride, su È stata la mano di Dio, ultima fatica di Paolo Sorrentino, progetto autobiografico in cui il regista ripercorre, con la consueta vena grottesca e immaginifica, alcuni momenti chiave della sua adolescenza nella Napoli degli anni '80. È stata la mano di Dio avrebbe le potenzialità per concorrere al prossimo Oscar per il miglior film straniero, o forse addirittura a quello per il miglior film.

Scott Feinberg dell'Hollywood Reporter: "Il processo di selezione per gli Oscar è, come molto altro in quel Paese, qualcosa di spiccatamente politico. Se l'Italia vuole far piacere a interessi politici locali può continuare a scegliere in quel modo. Ma se vuole tornare agli Oscar, forse è il momento di rivolgersi ancora al maestro che l'ha portata lì l'ultima volta" (chiaro il riferimento a La grande bellezza).

Pete Hammon di Deadline: "Un film che colpisce dritto al cuore. Le reazioni emotive ai film possono fare tanto agli Oscar, e questo le garantisce. A mio parere il comitato selezionatore italiano perderebbe una scommessa certa se non scegliesse questo film come candidato ufficiale per il miglior film straniero. Un'opera appassionata, che potrebbe concorrere anche come Miglior Film".

LA SINOSSI: Napoli, anni Ottanta. Fabietto (Filippo Scotti) è un ragazzo come tanti, che lotta per trovare il suo posto nel mondo. La sua vita verrà sconvolta da un paio di eventi che cambieranno tutto: uno è l’arrivo a Napoli di Maradona, che suscita nell’intera città un orgoglio che un tempo sembrava impossibile; l’altro un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro.

È stata la mano di Dio sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 24 novembre, per poi arrivare su Netflix il 15 dicembre 2021.