Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani si schiera apertamente contro la censura
12/10/2021
Era di pochi mesi fa la notizia che il Ministero della Cultura, attraverso il Ministro Dario Franceschini, avesse scelto di abolire la censura cinematografica, superando quel sistema di controlli e interventi che consentiva allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti. Nei giorni scorsi, però, di fronte al divieto ai minori che le Commissioni ministeriali di revisione hanno imposto a La scuola cattolica di Stefano Mordini, viene da domandarsi se quel provvedimento abbia effettivamente portato a qualcosa.
Il SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) ha quindi chiesto con urgenza una revisione del provvedimento, facendo appello al Ministro della Cultura in persona, Dario Franceschini: «Colpire un film che racconta l’orrore del delitto del Circeo, non solo la memoria e l’orrore di un massacro che ha segnato profondamente la coscienza di intere generazioni ma un film che denuncia la violenza che ogni giorno nel mondo e nel nostro Paese, umilia, offende e colpisce fino alla morte decine e decine di donne».
Il SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) ha quindi chiesto con urgenza una revisione del provvedimento, facendo appello al Ministro della Cultura in persona, Dario Franceschini: «Colpire un film che racconta l’orrore del delitto del Circeo, non solo la memoria e l’orrore di un massacro che ha segnato profondamente la coscienza di intere generazioni ma un film che denuncia la violenza che ogni giorno nel mondo e nel nostro Paese, umilia, offende e colpisce fino alla morte decine e decine di donne».