Di pochi giorni fa le news su Pulp Fiction che Quentin Tarantino aveva dato ai fan: l'esistenza di 7 sequenze inedite e la possibilità di acquistarle. Il regista aveva infatti messo all'asta molti NFT (Non Fungible Token), legandoli ad una delle sue opere più iconiche: contenuti segreti, come file audio, lo script originale del film, appunti del regista o sequenze mai viste. «Sono entusiasta di poter presentare queste sequenze inedite di Pulp Fiction ai fan. Penso che i NFT siano un nuovo modo di poter connettere artisti e spettatori e io sono felicissimo di poter entrare a far parte di questo mondo».
Ora, a quanto pare, dopo una lettera di diffida (ignorata), la Miramax avrebbe deciso di citare in giudizio Tarantino per la decisione di mettere all'asta le scene inedite. "La condotta di Quentin Tarantino ha costretto la Miramax a intentare causa al fine di preservare e proteggere i suoi diritti contrattuali e di proprietà intellettuale relativi a una delle proprietà cinematografiche più iconiche e preziose. Lasciata incontrollata, la condotta di Tarantino potrebbe indurre altri a credere che Miramax sia coinvolta nella questione. E potrebbe anche indurre in errore gli altri a credere di avere i diritti per perseguire accordi o offerte simili, quando in realtà Miramax detiene i diritti necessari per sviluppare, commercializzare e vendere NFT relativi alla sua vasta libreria di film".
Tarantino avrebbe mantenuto alcuni diritti sul film; e secondo l'avvocato del regista l'ambito di azione sarebbe proprio quello dei diritti riservati, inerenti in particolar modo alla "pubblicazione della sceneggiatura".
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.