“Dolcetto o scherzetto?”: la notte di Halloween è prima di tutto una festa per i più piccoli, che per una sera possono trasformarsi nei loro mostri preferiti, spaventando i vicini in cambio di dolciumi. Non mancano le opere cinematografiche dedicate ai ragazzi perfette per l’occasione: ne abbiamo scelte 5!
Gremlins (Joe Dante, 1984):
Mitica horror-comedy degli anni Ottanta, divenuta un vero e proprio simbolo generazionale, I Gremlins è un'intelligente contaminazione fra teen-movie e monster-movie giocato sulla contrapposizione tra la dolcezza dei morbidi Mogwai e la crudeltà insensata degli orridi Gremlins: tutti i ragazzini si innamoreranno del tenero Gizmo e dei suoi occhioni dolci. Non esattamente un film per famiglie, si prende le libertà di spingere sul pedale del gore, rappresentando con gusto Gremlins frullati o maciullati in altri modi creativi, pur rimanendo nell'ottica della favola (nera) in clima natalizio. Lo scompiglio portato dai mostriciattoli in città è puro caos, un inno divertito all'anarchia nel senso più punk e sporco del termine e il fatto che non ne venga mai svelata la provenienza contribuisce ad accrescere il fascino del racconto.
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Chi ha paura delle streghe? (Nicolas Roeg, 1990)
All'inizio degli anni Novanta, Roeg si butta nell'avventura di un film per ragazzi tratto da un romanzo di Roald Dahl. Lo sceneggiatore Allan Scott apporta tuttavia alcune modifiche, a cominciare da un happy end finale che tradisce la reale chiosa dello scrittore e che sarà una delle cause che porteranno Dahl a disconoscere l'operazione. Non fu dello stesso parere la stampa americana, secondo cui i realizzatori avevano catturato bene l'essenza del racconto originale e riservò al film un'ottima accoglienza. È pregevole, in effetti, il tono intrigante e ambizioso, così come la confezione e la notevole prova di un'Anjelica Huston in gran forma
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La Famiglia Addams (Barry Sonnenfeld, 1991)
Commedia macabra e dallo humour dark, La famiglia Addams, film d'esordio di Barry Sonnenfeld, riesce a coniugare felicemente comicità e atmosfere cupe. La nomination al Golden Globe per Anjelica Huston, l'affascinante Morticia, è il giusto riconoscimento a un cast all'altezza, con Christopher Lloyd perfetto zio Fester e la quasi esordiente Christina Ricci nei panni di Mercoledì. Il risultato è un'efficace versione anni ‘90 della famiglia anticonformista che già il pubblico aveva potuto apprezzare nella serie tv (anni ‘60). Intrattenimento piacevole e ironico, dall'ottimo ritmo e impreziosito da alcune perle, come l'irsuto e incomprensibile Cugino It.
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Nightmare Before Christmas (Henry Selick, 1993)
Un gioiello in stop-motion, in cui atmosfere suggestive, personaggi indimenticabili, humor nero e pura poesia convivono magicamente. Dagli esilaranti siparietti tra i mostruosi abitanti di Halloween alla nostalgica magia della città del Natale, dalla crisi esistenziale dello scheletrico Jack alla storia tristissima della dolce Sally: ogni tassello compone un mosaico sublime e indimenticabile, capace di toccare corde emotive profondissime e di sorprendere grazie a un apparato visivo di pregevole fattura. Curiosamente, l'edizione italiana, con Jack doppiato da Renato Zero, è forse anche superiore all'originale. Anche se la regia è firmata dall'esordiente Henry Selick, la vera mente dell'operazione resta Tim Burton, autore del soggetto e inventore dei personaggi, tanto che la pellicola viene anche ricordata con il titolo Tim Burton's Nightmare Before Christmas. La notevole colonna sonora è, naturalmente, di Danny Elfman.
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Coraline e la porta magica (Henry Selick, 2009)
Tratto dal romanzo di Neil Gaiman, Coraline e la porta magica è una meraviglia in stop-motion che prende vita nelle mani del regista Henry Selick (nel 1993 diresse anche The Nightmare Before Christmas). Fin dai titoli di testa pare evidente che non si tratta del solito film per ragazzi: le atmosfere burtoniane un po' cupe, l'immaginario quasi escheriano dell'altra dimensione e il riferimento all'archetipo horror dei mostri che rubano gli occhi (il riferimento è al racconto L'uomo della sabbia di E.T.A. Hoffman) contribuiscono a creare un racconto che strega e inquieta parecchio, pur aprendosi a un finale rilassante e positivo. Sono stupende le sequenze dal fascino espressionista della lotta tra Coraline e l'Altra Madre, mentre l'accompagnamento musicale è sottilmente perturbante, una ninnananna gotica intonata da un'eterea voce femminile.
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