I Care a Lot
I Care a Lot
2020
Amazon Prime Video
Paese
Gran Bretagna
Generi
Commedia, Thriller
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
J Blakeson
Attori
Rosamund Pike
Eiza Gonzalez
Dianne Wiest
Peter Dinklage
Isiah Whitlock Jr.
Macon Blair
Alicia Witt
Chris Messina
Marla Grayson (Rosamund Pike), ambiziosa tutrice legale, ruba ai propri assistiti risparmi e denaro, utilizzando metodi poco onesti ma sempre entro i margini della legalità. Aiutata dalla sua socia in affari e amante Fran (Eiza González), la donna si appresta a truffare Jennifer Peterson (Dianne Wiest), ricca pensionata senza eredi e senza famiglia. La preda sembra però nascondere un oscuro segreto.

I Care a lot, scritto e diretto dal regista britannico J Blakeson, è un thriller godibile e accattivante che non rinuncia a provocare importanti riflessioni riguardo a sistemi fraudolenti e disumani (in questo caso un ospizio) per prendersi gioco di anziani poco tutelati e relegati, spesso, ai margini dell’esistenza. Marla è una donna senza scrupoli e senza morale: il prodotto di una società consumista fondata sull’economia, sul denaro e sull’individualismo. Non è quindi conveniente agire onestamente, prendersi realmente cura degli altri e il benessere individuale è un obbiettivo da conquistare con l’inganno e con la violenza. Infatti, fin dall’inquietante incipit, in cui ci addentriamo nel microcosmo di una casa di riposo dove gli anziani sono circondati dai falsi sorrisi delle infermiere e dove vengono imbottiti di farmaci, Marla, grazie al supporto del voice-over, si presenta allo spettatore senza neanche effondere un’ombra di dubbio sulla sua mentalità machiavellica e spregiudicata (“le brave persone non esistono”, “al mondo ci sono due tipi di persone: quelle che prendono e quelle a cui viene preso. Predatori e prede. Leoni e agnelli”). È la morte di ogni rapporto umano, in quanto ogni scambio relazionale è utilitaristico, ingannevole, strumentale e, quindi, fine a sé stesso (Marla scende a compromessi con una dottoressa per falsificare i referti medici dell’anziana Jennifer Peterson, si informa presso un gioielliere per scoprire il valore di un diamante, inganna il giudice con convincenti arringhe, etc.), eccetto l’amore tra Marla e Fran, anch’esso, però, di dubbia autenticità, poiché viene messo in pericolo a causa di egoismi e obbiettivi individuali. La prima parte del film è molto incisiva ed efficace, il ritmo è ben dosato e la suspense cresce progressivamente, a discapito, però, di un’esagerazione formale e contenutistica presente nella seconda parte che risulta meno bilanciata, meno congeniale e più furba rispetto alla prima. Rosamund Pike (candidata al Golden Globe per la performance) si dimostra all’altezza conferendo al personaggio fascino e, al contempo, sfumature alquanto sprezzanti, dando vita a un contrasto molto interessante: una donna fisicamente impeccabile da un lato (dalla bionda acconciatura sempre perfetta), con animo sgradevole e crudele dall’altro; non da meno è la prova di Peter Dinklage nei panni di Roman Lunyov, spietato Boss della Mafia russa. Quando Marla incontra il criminale latitante, sembra trovarsi davanti alla concretezza del suo pensiero riguardo alla bassezza dell’universo maschile con cui è necessario scontrarsi fronteggiandolo aggressivamente, manifestando in modo spesso esagerato il suo accanito femminismo; del resto, però, i due sembrano assomigliarsi parecchio: due anime speculari, ambiziose, malvagie e pronte a tutto pur di accumulare ricchezza. La regia di J Blakeson non sprigiona tutto il suo potenziale, non brilla e non presenta particolari virtuosismi; tuttavia conferisce al film la giusta dose di pathos e di intrattenimento, in grado di coinvolgere lo spettatore per buona parte della durata della pellicola.
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