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Aardman Animations: i migliori 5 film

Nell’ambito dell’animazione in stop motion, Aardman Animations non ha rivali: ne sono la prova i 7 gioielli regalati al pubblico dal 2000 in poi, i primi tre distribuiti da DreamWorks. Non solo, sono diversi i cortometraggi (il primo è del 1977) e le serie per il piccolo schermo, nelle quali sicuramente spicca Shaun – Vita da pecora, dalla quale è stato tratto un film nel 2015 e un sequel, Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film. Ecco la classifica dei 5 migliori film realizzati dallo studio: 


5) I primitivi (2018)


Piacevole e spassosa incursione nella preistoria da parte degli autori di Galline in fuga (2000) e Wallace & Gromit: un mondo ingenuo e lontanissimo nel tempo, che si traduce in una preziosa occasione, per le menti ironiche e affilate degli autori Aardman, di mettere in campo – è proprio il caso di dirlo – una quantità come sempre notevole di situazioni naif e lampi comici spiccatamente inglesi (la caccia al coniglio), lontanissimi dal conformismo di tanti prodotti analoghi. Anche in questo caso le trovate al fulmicotone non mancano, fin dal prologo e dal susseguirsi immediatamente successivo di invenzioni legate all’immaginazione dell’uomo primordiale e ai suoi utensili


4) Pirati! Briganti da strapazzo (2012)


Le avventure di Capitan Pirata e della sua poco minacciosa ciurma si basano largamente su pirateschi duelli di spada e assalti alle navi, ma non solo: le sequenze ambientate a Londra, senza rinunciare all'azione, si concedono ampie scorrazzate nel territorio della satira più pura. La regina Vittoria è infatti rappresentata come una rigida e disumana creatura interessata solo a divorare quanti più animali rari possibili, ritratta con l'elegante ferocia di cui solo lo studio Aardman è capace.


3) Shaun, vita da pecora – Il film (2015)


Dopo il notevole Pirati! Briganti da strapazzo (2012), i geni della Aardman Animations danno vita a una pellicola divertentissima e, come da loro tradizione, infarcita di citazioni irresistibili (splendido il corridoio con le gabbie degli animali che omaggia e parodizza quello de Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme del 1991). Completamente muto (salvo per versi e bofonchiamenti vari), il film si rifà a una comicità di stampo slapstick, coraggiosa e distante dai prodotti d'animazione tipici del nuovo millennio. La narrazione, semplice ed efficace, si sviluppa su un plot classico e sorprendente allo stesso tempo: il fattore, prima odiato per i suoi metodi, sarà l'unica ancora di salvezza per Shaun e i suoi amici per tornare a casa e vivere nuovamente l'amata/odiata routine.


2) Wallace& Gromit – La maledizione del coniglio mannaro (2005)


Dopo il successo dei cortometraggi con protagonista la bizzarra coppia “inventore distratto-cane geniale”, la Aardman, in co-produzione con la Dreamworks, decide di dedicarle un intero lungometraggio, quasi completamente realizzato in claymation (con qualche inserto in computer grafica) dal respiro ironicamente horror e ricco di citazioni ai capostipiti del genere. Da Un lupo mannaro americano a Londra (1981) a King Kong (1933), passando per Frankenstein (1931), sono diversi (e intelligenti) i riferimenti alla storia del cinema del terrore, che viene apertamente omaggiata. C'è spazio però anche per il romance tormentato, con Wallace che si invaghisce della stramba Lady Tottington, cui dà voce Helena Bonham Carter.


1) Galline in fuga (2020)


Inizio folgorante che ricorda un celebre prison-movie come La grande fuga (1963) di John Sturges, in cui Gaia mette in pratica tutte le strategie possibili per fuggire dall'allevamento, caratterizzato da un impianto visivo di grande impatto, con i pollai disegnati come le baracche di un campo di concentramento. Tra gli ingredienti principali di questa meraviglia animata troviamo: un ritmo scatenato (dalle prove di volo delle galline, al salvataggio in extremis di Gaia intrappolata nel macchinario per fare i pasticci di pollo), dei personaggi di contorno riusciti (l'orribile fattrice Mrs Tweedy, i topastri ladri, il galletto Cedrone eroe della RAF) e due protagonisti in bilico tra battibecchi (è il caso di dirlo) in odore di screwball comedy e innamoramento imminente.

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