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Animali fantastici e dove trovarli: 10 curiosità sul film
La maratona dei film di Harry Potter si è conclusa con Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, ma il Wizarding World tiene ancora compagnia sul palinsesto mediaset con Animali fantastici e dove trovarli: l’occasione giusta per 10 curiosità sul film di David Yates.

1. I titoli di testa


 
Sin dal suo ingresso alla regia, per Harry Potter e l’Ordine della Fenice, David Yates ha utilizzato il Daily Prophet come escamotage visivo per i salti temporali o per fare riassunti di eventi. Uscito dalla saga di Harry Potter, il regista decide di elevare questo espediente per i titoli di testa, ricchi di dettagli se si osserva bene, spostandoli sul New York Ghost: c’è spazio per i maghi che si chiedono se il calcio sia il Quidditch dei babbani, ci sono articoli che spiegano il perché del viaggio di Newt Scamander e, soprattutto, il quotidiano è utile per datare le vicende: 1926.

2. Il 1926: un compleanno importante

 

La data in questione, visibile sin dai titoli di testa, non è scelta a caso. Leggendo tra le pagine dei romanzi di J.K. Rowling, infatti, è possibile trovare la storia di Lord Voldemort molto più approfondita di quanto non avvenga nei film, soprattutto per quel che riguarda il suo passato come Tom Riddle. A partire dalla sua data di nascita: 31 dicembre 1926.

3. I No-Mag e la magia in America

 
«Almeno mi dica che ha provveduto al No-Mag» «A cosa?» «Al No-Mag. Non-Magico. Il non mago!» «Ah, scusi, noi li chiamiamo Babbani». Il film, infatti, è ambientato in America, proprio perché fosse a tutti gli effetti uno spin-off di Harry Potter, il più indipendente possibile: questi dettagli aiutano nell’intento, come del resto quando si parla di Ilvermorny, la scuola di magia statunitense.

4. Di che casa è Newt Scamander?

 
Newt Scamander ha studiato a Hogwarts, viene esplicitamente detto durante il film, in cui si evidenzia anche come abbia avuto un incidente con degli animali e sia stato Albus Silente a proteggerlo. Ma è un dettaglio nel finale a rivelare la casa di appartenenza del ragazzo: la sua sciarpa gialla e nera, che fa di lui un Tassorosso.

5. Il Quidditch

 
Newt Scamander non è solo un esperto di Creature Magiche. A Hogwarts infatti era anche un giocatore di Quidditch per Tassorosso, come si può dedurre da uno dei primi dialoghi del film: «Sei un cercatore? Un cercatore della verità?» «Sono più un cacciatore, in realtà». 

6. Il camuflone

 
Tra le Creature magiche presenti nel film, un posto di rilievo spetta al Camuflone: il suo pelo, infatti, è quello che ha permesso di tessere il mantello dell’invisibilità. Viene presentato in una sequenza che si rivela un chiaro omaggio a Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: un bambino passeggia per strada, una mela fluttuante viene rosicchiata e per finire il lecca-lecca viene rubacchiato dalla mano del piccolo, come del resto avverrà a Neville Paciock a Mielandia. 

7.  Scamander scrittore

 
La serie di film Animali fantastici prende spunto dal libro Gli Animali Fantastici: dove trovarli, una guida scritta da J.K. Rowling nel 2001 e che compare anche nei romanzi di Harry Potter, come libro di testo assegnato agli studenti di Hogwarts. L’autore del libro è, infatti, Newt Scamander, che in un dialogo con Tina esplicita l’intenzione di pubblicarlo: «Ho compiuto un anno sul campo. Sto scrivendo un libro sulle creature magiche» «Una guida per sterminarle?» «No, una guida per far capire alla gente perché dobbiamo proteggere queste creature invece che ucciderle».

8. Lo Snaso

 
Tra le star assolute del film, sicuramente lo Snaso occupa un posto di rilievo. Non è tuttavia una creatura che esce direttamente dalla guida appositamente per lo spin-off, anzi, la sua apparizione nella saga di Harry Potter è documentata durante il 5° anno del trio ad Hogwarts. Nel romanzo Harry Potter e l’Ordine della Fenice, infatti, viene esplicitato come qualche studente abbia messo degli Snasi nell’ufficio di Dolores Umbridge per creare scompiglio, mentre a lezione di Creature Magiche si parla di asticelli. 

9. La clip nella valigetta

 
«Non credo sia un sogno» «Cosa glielo fa dire?» «Non ho la capacità di immaginarmelo»: dialogo tra Newt e Jacob, che si trova rimpicciolito nella valigetta del mago, in quella che, senza ombra di dubbio, è la sequenza più bella del film. Metaforica, mostra ambienti diversi, creature differenti, ridestando nello spettatore la meraviglia che solo la fabbrica dei sogni che è il cinema può creare in maniera così efficace: somigliano a tanti set, in cui si realizzano generi differenti, tutti accomunati dalla magia.

10. Grindelwald: Revelio (Spoiler)

 
Gellert Grindelwald, tanto atteso, si mostra solo nel finale. Ma se si presta attenzione, gli indizi disseminati lungo la trama già potevano portare ad intuire che dietro Graves si nascondesse il mago malvagio. Durante l’interrogatorio a Newt, infatti, dal suo taschino spunta il simbolo dei doni della morte, ma quello che è inequivocabile è la frase che ripete diverse volte durante il film: «Per il bene superiore».

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